Prezzi stracciati e un trucchetto per evadere le tasse: dove nascondeva il milione

Un milione di euro nascosto in casa, indaga la Finanza sul padre di un imprenditore per ricettazione ed evasione.

Come in un film di Totò. Solo che stavolta c’è poco da ridere, a voler essere precisi i soldi non venivano conservati sotto la “mattonella”. Il padre di un imprenditore del salernitano, nascondeva il danaro in scatole di biscotti e materassi di casa.

Il denaro, è stato sequestrato dalla Guardia di Finanza di Salerno, intervenuta nell’agro-nocerino-sarnese. Il denaro è stato rintracciato nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno. All’attenzione degli uomini del 117, è finita una società di Castel San Giorgio, tra le maggiori distributrici a livello nazionale, di distribuzione di carburante.

Il sequestro è stato disposto dal gip di Nocera Inferiore, Gustavo Danise, che ha accolto l’istanza dell’ufficio inquirente coordinato dal procuratore di Nocera, Antonio Centore.

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Prezzi stracciati, ma non pagava le imposte

Misure cautelari, che sono state confermate poi dal tribunale del Riesame, al quale era stata presentata un’istanza, i legali dell’uomo indagato. Intanto oggi, il ricorso in Cassazione è stato dichiarato inammissibile dai giudici della Corte Suprema. All’imprenditore, di cui l’uomo che nascondeva i soldi è il padre, i sostituti procuratori Davide Palmieri e Angelo Rubano, contestano i reati di ricettazione ed evasione fiscale.

Secondo gli inquirenti, la società rivestiva un ruolo fondamentale nel meccanismo di evasione dell’Iva, grazie al quale poteva mettere benzina e gasolio in commercio, con dei prezzi incredibilmente vantaggiosi.

Secondo la Guardia di Finanza, l’imprenditore si avvaleva di società dette “cantiere”, sull’intero territorio del Paese, amministrate da vari “prestanome”. Queste ultime, secondo l’accusa, riuscivano in maniera illecita, a fruttare il particolare regime fiscale riservato agli “esportatori abituali”, per l’acquisto del carburante esentato da imposta. I finanzieri infine, sono riusciti a collegare modalità di commercio, e le responsabilità delle imprese collegate, con tanto di rappresentanti legali, soci e consulenti.

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