Falsi incidenti: cosa succede se la compagnia assicurativa li scopre

Mettere in scena dei falsi incidenti per ottenere denaro dalle compagnie assicurative è una pratica ancora piuttosto diffusa. Ma se la verità viene a galla, cosa succede? 

Falsi incidenti
Fonte Pixabay

Al giorno d’oggi pur di ottenere denaro senza sporcarsi le mani è ormai consuetudinario. Sono molteplici gli stratagemmi per arrivare all’obiettivo e nella maggior parte dei casi implicano un raggiro o un inganno nei confronti di terzi.

Un caso eclatante in tal senso è quello delle truffe alle compagnie assicurative. Tutto sta nell’inscenare un finto incidente stradale o nell’ingrandire le conseguenze di uno realmente avvenuto. La parte successiva del copione è fin troppo scontata, con l’assicurazione di turno che si ritrova a dover pagare un indennizzo maggiore rispetto a quello previsto.

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Falsi incidenti: le conseguenze nel caso in cui si venga scoperti

Per questo motivo le compagnie assicurative si tutelano da questo genere frodi, facendo delle accurate analisi su ogni incidente che viene denunciato. I dubbi iniziano ad aleggiare quando la dinamica del sinistro in base alla ricostruzione dei periti appare diversa rispetto a quanto affermato dal diretto interessato. 

In questi la prima mossa che fanno le agenzie assicurative è quella di non liquidare la somma di denaro alla parte lesa ed in seguito possono decidere se sporgere denuncia o meno.

A complicare la situazione è un cavillo normativo che prevede tempi ristretti da parte dell’assicurazione nel formula una proposta di risarcimento. In virtù di una speciale disposizione anti-frode però l’agenzia può comunicare la volontà di prendersi più tempo proprio per verificare la veridicità dell’accaduto.

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La denuncia però va fatta entro 3 mesi dalla constatazione del presunto reato, motivo per cui in qualche modo le assicurazioni non praticamente mai il tempo dalla loro parte. Una sentenza della Cassazione però viene in soccorso alle assicurazioni permettendo loro di avere più tempo per poter chiarire la situazione senza perdere il diritto alla denuncia, anche nel caso la richiesta di risarcimento sia già stata rigettata.

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