Decreto Sostegno, i “fatti più in là” accanto ai fondi: tutte le proroghe

Con l’arrivo del Decreto Sostegno, verranno mossi i primi passi della nuova Pace fiscale. Assieme ai ristori di fanno largo i rinvii di scadenze già previste.

Decreto Sostegno proroghe
Foto di Jan Vašek da Pixabay

Tutto pronto, o quasi, per il via definitivo al Decreto Sostegno. Se lo aspettano tutti, entro breve, per sopperire alle nuove chiusure e anche per mantenere le promesse fatte. In ballo ci sono numerose categorie di lavoratori che hanno iniziato a sperimentare nuove chiusure e che, alla fine della fiera, potrebbero ritrovarsi quasi impossibilitati a ripartire. E’ un allarme che suona da tempo ma che, vista la progressione dei contagi, resta particolarmente attuale. E, soprattutto, destinato a concretizzarsi nelle prossime settimane.

A ogni modo, le Decreto non troveranno posto solo i ristori per i lavoratori. In dote arriverà anche parte di quella Pace fiscale tanto discussa negli ultimi giorni che, almeno per il momento, si articoleranno su proroghe e sospensioni. In attesa, naturalmente, che si concretizzi la soluzione del Saldo e stralcio per le cartelle esattoriali del quindicennio 2000-2015. Non solo questo però: in calendario ci sono tutta una serie di scadenze che verranno posticipate e che consentiranno agli italiani di respirare anche sul piano fiscale.

LEGGI ANCHE >>> Decreto Covid, quali bonus spettano ai genitori con figli in Dad

LEGGI ANCHE >>> Ristori per 3 milioni di italiani: il Governo cala il decreto

Decreto Sostegno, i “fatti più in là” accanto ai fondi: tutte le proroghe

Particolarmente attesa, con il Decreto Sostegno, la posticipazione degli adempimenti connessi alla Certificazione Unica, anche perché quella più vicina. In effetti, la scadenza era inizialmente prevista per il 16 marzo e si trattava di una doppia calendarizzazione (la consegna al percipiente da parte del datore di lavoro e la trasmissione all’ente). Per il momento se ne riparlerà il 31 marzo, nuova scadenza fissata dal Mef. Una data che riguarderà anche l’invio da parte degli enti esterni all’Agenzia delle Entrate. La dichiarazione precompilata scivola al 10 maggio, rispetto alla data originaria del 30 aprile.

Nel comunicato stampa del Ministero risalente al 13 marzo, viene stilata anche la nuova calendarizzazione per i termini della conservazione delle fatture elettroniche emesse nel 2019. Si valuta infatti un rinvio di almeno tre mesi per ottemperare all’obbligo di conservazione. Per quanto riguarda la digital tax, invece, il rinvio è praticamente certo: il primo versamento dell’imposta slitterà probabilmente al 16 maggio, mentre la dichiarazione è già scivolata al 30 giugno.

Impostazioni privacy