Certificazione unica, si valuta la proroga: cosa aspettarsi per il 2021

La richiesta arriva da più parti, incluso il Consiglio nazionale dei Consulenti del lavoro. Per la certificazione unica ma anche per altri passaggi connessi.

Certificazione unica

Sarà il 16 marzo 2021 la data da tenere in considerazione per quanto riguarda l’invio della certificazione unica per via telematica. Un avviso rivolto soprattutto ai datori di lavoro, tenuti a inviare la certificazione ai propri dipendenti e a coloro che dovranno effettuare la compilazione del 730 precompilato. Piccolo anticipo, rispetto allo scorso anno, per la consegna ai percipienti, dal 31 marzo al 16. Non cambia nulla, anche se resta sostanzialmente l’estensione, per i lavoratori autonomi, per i quali resta la deadline al 31 ottobre per il modello 770.

Tuttavia, vista la situazione, si valuta un’ulteriore proroga delle tempistiche. O perlomeno questa è la richiesta su entrambi i fronti. Una situazione che ha visto muoversi anche il Consiglio nazionale dei Consulenti del lavoro, che ha mosso l’istanza direttamente al ministro dell’Economia, Daniele Franco. Ma anche al direttore dell’Agenzia delle Entrate, con l’obiettivo di sondare il terreno circa la possibile dilazione dei tempi.

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Certificazione unica, si valuta la proroga: dopo il Milleproroghe

Secondo il presidente Marina Calderone, la richiesta ha ragion d’essere “in considerazione del perdurare dello stato di emergenza”. Di fatto le stesse condizioni che portarono al differimento dei tempi lo scorso anno. Inoltre, la richiesta era già stata inoltrata nelle scorse settimane attraverso canali ufficiali, tanto che nel Milleproroghe era stato presentato uno specifico emendamento. A questo punto, con le impellenze della difficoltà economica portata dalla pandemia e anche la situazione critica di aziende e consulenti vari, per i quali sussiste la necessità dell’erogazione degli ammortizzatori.

La questione riguarda sempre la medesima situazione: il coronavirus e la regressione economica, le restrizioni imposte dalle normative anti-Covid e l’impatto sull’indotto. Una difficoltà che si riflette anche sugli studi e che, a oggi, renderebbe perlomeno importanti ulteriori proroghe, come quella per la consegna della certificazione unica ai percipienti, quella per la trasmissione all’Agenzia delle Entrate e anche del termine entro il quale l’ente mette a disposizione la dichiarazione precompilata. L’aria che tira sembra indirizzare il discorso verso la proroga. Altre novità, probabilmente, entro prossima settimana.

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