Pagare la droga con criptovalute: l’ultima ‘genialata’ dei narcotrafficanti italiani

L’episodio si è verificato in provincia di Pavia, dove i carabinieri hanno intercettato una partita di droga pagata con Bitcoin

Carabinieri, droga

Il progresso e le innovazioni non abbracciano solo le aree legali, ma anche le attività non consentite. Criminali e persone invischiate in traffici illeciti utilizzano ormai le più moderne tecniche per portar a termine i loro i loschi piani.

Può capitare quindi di sentir parlare di storie di ordini di partite di droga online e del pagamento attraverso le nuove criptovalute Bitcoin. Una sfaccettatura che di primo impatto sembra impossibile da ponderare e soprattutto da scoprire, ma la rete spesso e volentieri è in grado di giocare brutti scherzi.

L’episodio in questione è accaduto a Voghera in provincia di Pavia dove i carabinieri del posto sono riusciti ad intercettare un pacco proveniente dalla Spagna contenente 300 grammi di hashish. 

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L’indagine dei carabinieri: come hanno scoperto il traffico di droga

La sostanza stupefacente era stata ordinata online e pagata in Bitcoin. I due beneficiari 35enni sono stati però scoperti dall’accurato lavoro dei militari che hanno pedinato colui che ha ritirato il pacco destinato ad un bar di Voghera gestito dall’altro complice. I controlli effettuati hanno inoltre portato alla luce il possesso di altri 5 grammi di hashish nell’automobile e di 100 grammi sempre del medesimo stupefacente nella sua abitazione.

L’esercente invece era già noto alle forze dell’ordine. La scorsa estate lo avevano denunciato per la coltivazione di diverse piantagioni di marijuana sulle colline limitrofe. A questo vanno aggiunti il sequestro di altri 40 grammi tra “fumo” ed “erba”. Entrambi sono stati denunciati per spaccio.

Insomma anche il mercato della droga si sta evolvendo. Ordini e pagamenti sono sempre più all’avanguardia. Al momento però ciò non basta per portare a termine quelle che sono delle vere e proprie operazioni di spaccio internazionale. 

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