Vino in pegno per ottenere credito in banca: la “pazza idea” delle cantine piemontesi

Il Consorzio di tutela Barolo e Barbaresco Alba Langhe e Dogliani ha in mente una collaborazione con la banca Intesa San Paolo per far ripartire la produzione di vino

Vino
Fonte Facebook – Toso

I settori falcidiati dalla crisi covid sono molteplici e se qualcuno è alla finestra in attesa di buone nuove che tardano ad arrivare, altri provano ad “inventarsi” qualcosa per ripartire. Il Consorzio di tutela Barolo e Barbaresco Alba Langhe e Dogliani sta progettando una collaborazione con Intesa San Paolo per consentire alla cantine piemontesi di avere nuova liquidità per far ripartire la produzione a pieno ritmo.

D’altronde si tratta di un territorio in cui il 94% del vino prodotto è DOP e IGP, che viene esportato in moltissime altri parti del mondo come Stati Uniti, Belgio, Norvegia, Svizzera, Francia, Slovacchia e Paesi Bassi. Anche nel 2020 in qualche modo ci è riuscito. La maggior parte delle imprese però ha risentito delle limitazioni, del distanziamento sociale e dal blocco degli spostamenti sia lavorativi che turistici.

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Vino piemontese in pegno per ottenere credito in banca: ecco il piano

Dunque, nello specifico l’accordo prevede la conversione dei vini più pregiati in garanzie al fine di ottenere credito in tempi non troppo lunghi. Andando nel dettaglio, si tratta di un finanziamento a 5 anni che consentirebbe di tamponare l’emergenza del settore e garantire una ripartenza immediata.

In cambio i vini delle ultime 3 annate pronti a diventare Barolo e quelli delle ultime 2 atti Barbaresco vengono iscritti in pegno. Il valore della garanzia è calcolato in base al prezzo dell’uva stabilito dalla Camera di Commercio di Cuneo. Altro aspetto fondamentale è che il pegno è rotativo non possessorio. Quindi il produttore ne può disporre per i processi di lavorazione.

La direzione Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta di Intesa San Paolo (la banca sta offrendo lavoro a livello nazionale) ha già stanziato 50 milioni di euro per l’iniziativa. Inoltre a fronte dell’impennata che ha avuto il settore della vendita in rete nell’ultimo anno, ha deciso di offrire ai produttori l’accesso alla piattaforma online “Destination Gusto”. Una possibilità che consente la vendita delle specialità enogastronomiche prodotte tramite pagamenti controllati e sicuri.

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