Agevolazioni per le donne in difficoltà: si possono ottenere fino a 6000 euro

In arrivo nuove agevolazioni per donna svantaggiate che comprendono un contributo fino a 6000 euro a persona.

Una nuova indennità prevista per le donne in condizioni svantaggiate secondo circolare INPS numero 32 del 22 febbraio 2021.

Il vantaggio a loro dovuto prevede l’assunzione con consecutivo supporto economico.

L’incentivo viene elargito per assunzioni a tempo indeterminato e determinato: nel primo caso può durare fino a dopo i 12 mesi dall’assunzione, nel secondo addirittura fino ai 18 mesi.

Il contributo prevede fino a 6000 euro per ogni donna svantaggiata che verrà assunta direttamente.

Le condizioni di impiego per rientrare nella categoria sono:

a) donne con almeno 50 anni d’età e disoccupate da oltre 12 mesi;

b) donne di qualsiasi età prive d’impiego da almeno 6 mesi, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti dei fondi dell’Unione europea;

c) donne di qualsiasi età che svolgono attività o professioni lavorative in settori caratterizzati da accentuata disparità occupazionale di genere e prive d’impiego da almeno 6 mesi;

d) donne di qualsiasi età ovunque residenti e prive d’impiego da almeno 24 mesi.

Agevolazioni per donne in difficoltà: si possono ottenere fino a 6000 euro per donne “svantaggiate”

I datori di lavoro che possono accedere al beneficio, sono tutti i lavoratori privati, anche non imprenditori, compresi i lavoratori del settore agricolo, aziende pubbliche, IPAB e ASP. Ad eccezione delle aziende sanitarie locali, strutture sanitarie istituite dalle Regioni, nonché le pubbliche amministrazioni.

L’INPS però effettua una precisazione, ovvero che è necessario rispettare il presupposto di assunzione da parte delle aziende per usufruire del bonus di liquidità dato per l’agevolazione.

Sicuramente un aiuto non indifferente ed un passo avanti per aiutare anche le donne ad integrarsi a pieno, senza ostruzioni e con la totale parità.

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