Pensione alle donne: chi lo fa nel 2021 non può più tornare indietro

Anche per il 2021 è stata prorogata Opzione Donna. Ma a quanto ammonta l’assegno di chi decide di andare in pensione? Entriamo nei dettagli e scopriamolo assieme.

Cedolino pensione marzo 2021
Fonte Instagram – @avvocatosilviacau

La pensione è senz’ombra di dubbio un traguardo importante nella vita di una persona. Dopo tanti anni alle prese con i vari impegni lavorativi, infatti, è finalmente possibile staccare un po’ la spina e dedicarsi alle proprie passioni. Non è un caso, quindi, che la maggior parte delle persone non veda l’ora di maturare i requisiti richiesti per accedere a tale misura. In tal senso è bene ricordare che oltre alla tradizionale pensione, di cui tutti siamo a conoscenze, è possibile contare su delle misure ad hoc, come ad esempio “Opzione Donna“.

Come è facilmente intuibile dal nome si tratta di una pensione dedicata alle donne, grazie alla quale le lavoratrici possono lasciare anticipatamente il mondo del lavoro. Una soluzione che sembra attirare, pertanto, l’interesse di una buona fetta di donne, le quali devono però fare i conti con i requisiti richiesti, senza tralasciare un aspetto particolarmente importante, quale ad esempio l’importo dell’assegno. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

LEGGI ANCHE >>> Pensionamento: è obbligatorio andarci una volta raggiunti i requisiti?

LEGGI ANCHE >>> Pensione, nel 2021 sarà possibile andarci 5 anni prima: ecco in quali casi

Pensione alle donne, importo assegno nel 2021: cosa c’è da sapere

Anche per il 2021 è possibile accedere ad Opzione Donna, purché in possesso dei requisiti. Una scelta che, una volta presa, risulta irrevocabile. Chi decide di accedere a tale forma di pensione, infatti, non può più tornare indietro. Proprio per questo motivo è bene sapere in anticipo a quanto ammonterà l’assegno della pensione e decidere se vale o meno la pena proseguire per questa strada.

A tal proposito, ricordiamo, non esiste una risposta univoca, in quanto, ad esempio, chi ha lavorato in modo discontinuo riceverà di meno, rispetto a chi invece ha registrato una maggiore continuità durante il suo percorso lavorativo. Il calcolo dell’assegno per chi decide di aderire ad Opzione Donna, infatti, viene svolto attraverso il sistema contributivo, che, in alcuni casi, può risultare particolarmente penalizzante rispetto a quello retributivo. In tal senso è possibile rivolgersi all’Inps o ad un Patronato per chiedere l’ammontare dell’assegno nel caso in cui si decida di uscire prima dal mondo del lavoro attraverso Opzione Donna, oppure si preferisca attendere di maturare i requisiti necessari per accedere alla pensione. Solo in questo modo, infatti, sarà possibile fare la scelta giusta.

Impostazioni privacy