Non rispondete allo squillo: vi svuotano il credito

Una nuova strategia per spillare soldi al prossimo: Ping call sfrutta il gesto automatico di richiamare un numero telefonico dopo uno squillo.

 

Ping call, detta così sembrerebbe il nome di una buona app telefonica. In realtà, si tratta dell’ennesima truffa, pensata per allungare il listone di quelle più utilizzate per sfilare denari al prossimo. In questo caso, per essere precisi, nel mirino finiscono le ricariche telefoniche. Per la serie che, pur di racimolare soldi illegalmente, c’è chi davvero appare disposto ad attaccarsi a qualunque cosa. Il trucco di Ping call è semplice e furbo, perché come altri fa leva su gesti automatici.

Rispetto ai suoi “fratelli maggiori” come phishing e Sim Swap, Ping call fa affidamento a quanto contiene nel suo nome: il rimbalzo di chiamata, o chiamata rimbalzata, nel senso che il sistema si base unicamente su uno squillo. In questo caso, il gesto riflesso automatico è quello di richiamare il numero, pur se strano e sconosciuto, che ci ha appena telefonato. Al primo squillo è già troppo tardi.

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La truffa colpisce ancora: come difendersi da Ping call

Un unico, singolo squillo per rientrare di almeno qualche euro. Solitamente, infatti, si tratta di chiamate internazionali e il semplice fatto di chiamare il numero costa dei soldi. Denaro che, naturalmente, finisce nelle tasche di chi ha messo in piedi il sistema truffaldino. Il numero in questione, infatti, è collegato a un algoritmo che sottrae direttamente il denaro speso per effettuare la chiamata. Nella malaugurata ipotesi che il numero telefonico del truffato sia connesso a una carta di credito, allora il danno sarebbe decisamente di proporzioni maggiori.

In sé, la chiamata costa di per sé tre euro anche per qualche secondo di risposta. Esitare un momento nel riagganciare la cornetta, quindi, potrebbe costarci decisamente caro. Chiaro che, come accade per altre truffe, ci siano alcuni indicatori che possono aiutarci a far scattare il campanellino d’allarme. Ad esempio, chi opera queste truffe utilizza numeri con prefisso inglese o anche tunisino. Per questo, qualora arrivino chiamate da questi Paesi, è sempre bene stare attenti. Inoltre, effettuare una ricerca su internet del numero può dirci molto sulla sua natura. In casi estremi, infine, è possibile rivolgersi alla Polizia Postale. Sia per denunciare che per ottenere qualche informazione in più.

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