Superenalotto: stanno pensando di eliminare il Jackpot milionario

Il Jackpot per la prossima estrazione del Superenalotto ha raggiunto quota 109 milioni di euro. Una cifra senz’ombra di dubbio esorbitante, con molti che si chiedono quanti poveri ci sarebbero in meno nel caso in cui si decidesse di destinare questi soldi alle persone in difficoltà.

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Soldi (Fonte foto: Pixabay)

A partire dai vari impegni famigliari, fino ad arrivare alle scadenze sul posto di lavoro, sono davvero tante le cose a cui dover prestare continuamente attenzione. Se tutto questo non bastasse, il recente impatto negativo del Covid sulla nostra economia ha contribuito a peggiorare ulteriormente la situazione, con molti imprenditori che hanno dovuto chiudere, o quantomeno sospendere, la propria attività. Sempre più persone, quindi, si ritrovano a dover fare tutti i giorni i conti in tasca pur di riuscire a far quadrare il budget famigliare e avere qualche euro in più nel portafoglio.

Dall’altro canto vi è un jackpot pari a ben 109 milioni di euro messo a disposizione del fortunato giocatore che riuscirà a centrare il tanto ambito 6. Una cifra senz’ombra di dubbio esorbitante, che porta in molti a chiedersi quanti poveri ci sarebbero in meno nel caso in cui si decidesse di destinare questi soldi alle persone in difficoltà. Entriamo quindi nei dettagli e scopriamolo assieme.

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Superenalotto, stanno pensando di eliminare il Jackpot milionario: con 109 milioni di euro quanti poveri in meno?

Superenalotto

In seguito all’emergenza coronavirus sempre più persone si ritrovano a dover affrontare un periodo particolarmente difficile dal punto di vista economico. Stando agli ultimi dati Istat, un italiano su 12 vive in stato di povertà assoluta, ovvero non ha i mezzi sufficienti per vivere con dignità. Una condizione che vede coinvolti circa 5 milioni di persone, ovvero 1,8 milioni di famiglie. Numeri senz’ombra di dubbio allarmanti, con molti che si chiedono quanti poveri ci sarebbero in meno nel caso in cui il jackpot milionario del Superenalotto venisse destinato proprie alle persone in difficoltà. Pura demagogia che, tradotta in numeri, rivela dei dati particolarmente interessanti.

Partiamo dal presupposto che l’assegno medio del reddito di cittadinanza è pari a 520 euro al mese. Ebbene, moltiplicando tale importo per 12 mesi, otteniamo 6.240 euro l’anno. Dividendo il jackpot pari a 109 milioni di euro per 6.240 euro l’anno, avremo circa 17.467 poveri in meno in un anno.

Inutile sottolineare che anche 520 euro al mese non siano nella maggior parte dei casi sufficienti a risolvere la situazione. Il livello di povertà assoluta, d’altronde, varia per singolo soggetto in base alla regione di residenza, da circa 554 euro netti al mese a 817,56 euro al mese.

Stando ai dati Istat del 2017, ad esempio, un adulto tra i 18 e i 59 anni viene considerato in povertà assoluta se guadagna meno di 817,56 euro netti al mese se vive in una città del nord. Ebbene, moltiplicando proprio questa cifra per 12 mesi otterremo 9810.72 euro l’anno. Dividendo l’importo del jackpot, pari a 109 milioni, per 9810.72 di euro, avremo circa 11.110 poveri in meno in un anno.

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