Draghi e M5S sul futuro del reddito di cittadinanza: inaspettato

In seguito al crollo del governo Conte bis, il presidente della Repubblica Mattarella ha incaricato Mario Draghi di formare un nuovo governo. L’ex governatore della Banca Centrale Europea, quindi, è alle prese in questi giorni con le varie consultazioni, con le ultime indiscrezioni che sembrano confermare la nascita, a breve, di un nuovo esecutivo con a capo proprio Draghi. Sabato 6 febbraio ha avuto luogo un incontro tra Mario Draghi e la delegazione del Movimento 5 stelle, con la presenza di Beppe Grillo, Giuseppe Conte e Davide Casaleggio.

Un incontro particolarmente atteso, da cui dipenderà il futuro politico del nostro Paese. Numerosi i temi trattati, tra cui ovviamente il reddito di cittadinanza, vero e proprio simbolo dei pentastellati, pronti ad appoggiare Draghi, ma non a cancellare tale misura. Ebbene, stando a quanto riferito al termine dell’incontro da Vittorio Crimi, capo politico ad interim del Movimento 5 Stelle, il partito ha deciso di dare la propria disponibilità a sostenere la candidatura dell’ex governatore della Banca Centrale Europea, a patto che si parta da ciò che ha fatto il governo Conte Bis nell’ultimo periodo, senza andare ad intaccare il reddito di cittadinanza.

Ma non solo, Crimi ha sottolineato che Draghi si è mostrato “sensibile al reddito di cittadinanza, respingendo così le voci che vorrebbero il premier incaricato pronto ad eliminare, o quantomeno modificare, tale sussidio. Al momento, comunque, nulla è ancora dato per scontato e non resta che attendere i prossimi giorni per vedere come si evolverà la situazione e da quali partiti sarà composta la nuova maggioranza.

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