Cosa ne pensa la Liguria di Sanremo 2021: la risposta sorprende tutti

La consapevolezza della presenza del virus e delle difficoltà lavorative generali crea un giudizio ben preciso dei liguri su Sanremo.

Ariston Sanremo

Non ci sarà il pubblico al Festival di Sanremo, né vero né figurante. E questo sembra ormai un dato assodato. Ma se negli anni scorsi la cittadina ligure attendeva con trepidazione la kermesse sanremese, con tutto l’indotto che si sapeva ne sarebbe derivato, quest’anno la situazione non sembra esattamente la stessa. Il trend, visibile soprattutto nei vari commenti social, mostra una cittadinanza (in tutta la Liguria) tutt’altro che propensa al regolare svolgimento del Festival, specie senza pubblico (e quindi di tutto ciò che ne deriva per la città).

Il dito viene puntato soprattutto sulla questione economica. In un momento di estrema difficoltà per il Paese, infatti, si ritiene quantomeno poco sensato dare il là a un Festival che non avrebbe l’appeal dei precedenti né tantomeno i ritorni in termini economici. Quindi, sostanzialmente, uno spreco di denaro laddove questo potrebbe essere investito in qualcosa di più utile.

Come si diceva, i social sono un termometro utile per capire l’umore del Paese sul ritorno del team guidato da Amadeus all’Ariston. Ma anche la trasmissione Liguria 2021, che ha chiesto ai cittadini (chiamandoli a casa) cosa ne pensassero del Festival di quest’anno, per il quale il Comitato tecnico-scientifico è pronto a dare il via libera. Secondo qualcuno, ad esempio, “sarebbe bello che i compensi stellari del conduttore e di tanti altri ospiti venissero devoluti in beneficienza perché ci sono tante persone che hanno bisogno a causa della crisi e dell’emergenza sanitaria“. E non è l’unica proposta in questo senso.

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Cosa ne pensa la Liguria di Sanremo 2021: vincono i “no”

Qualcun altro, inoltre, lamenta il fatto che per l’estate ci si proponga di chiudere le spiagge ma vi sia l’intenzione di procedere con un Festival musicale in un momento storico di difficoltà generale. Qualcuno fa notare come lavorare sia “un diritto di tutti, non solo di chi lavora a questo evento“.

Un indicatore, quello rilevato dalla trasmissione, che forse non ci si aspettava. Il Covid-19 ha cancellato con un colpo di spugna tutti gli appuntamenti più importanti, dalle grandi manifestazioni (Europei, Olimpiadi, Eurovision) fino a quelli più tradizionali (come il Palio di Siena). E chissà, magari poteva accadere che avere Sanremo potesse dare quella parvenza di normalità tanto ricercata. Tutt’altro, almeno per i liguri. La consapevolezza che di normale non ci sia ancora nulla sembra ancora più forte del desiderio di tornare alla vita di prima.

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