Jeans Rifle a 2 euro: ecco come partecipare alla svendita

Jeans Rifle, da poter comprare a 2 euro al pezzo: non è uno scherzo, purtroppo dipende dal fallimento della casa di vestiti

Jeans Rifle (Fonte foto: web)

Una grande marca, storica, di capi d’abbigliamento, nata a Barberino di Mugello, in Toscana, ha ufficialmente dichiarato fallimento. Parliamo della rinomata Rifle, che ha dato l’ufficialità lo scorso ottobre. A tal proposito, la decisione del Tribunale di Firenze, è stata quella di svendere per pochi euro gli ultimi 70.000 capi circa, rimasti invenduti. Questo, darà quindi la possibilità a chi volesse, di comprare capi di buona fattura, per costi di 2,3 euro.

La Rifle, nacque nel 1958, ma divenne molto famosa a cavallo degli anni ’80. Prima gli anni ’70 con una espansione con l’apice appunto, una decina di anni dopo. Purtroppo però la crisi è iniziata nel 2017, e nemmeno dei fondi arrivati dall’estero, sono riusciti a farla risalire. Ora, complice anche la pandemia, l’azienda ha dichiarato il fallimento.

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Jeans Rifle: come comprarli a bassissimo prezzo

Non si tratterà comunque, solo di jeans. Saranno venduti a costi vantaggiosi, anche scarpe, magliette, giubbotti, camicie, felpe, giacconi. I dettagli della svendita, sono ancora da scoprire, in attesa che l’Istituto Vendite Giudiziarie (Isveg), organizzi l’evento. Come detto, i capi in totale che verranno rivenduti, saranno 70.000 circa e sono stati recuperati dai 13 negozi Rifle sparsi per il mondo. Quella toscana, è stata una delle prime aziende italiane ad esportare persino negli Stati Uniti.

Stando alle prime indiscrezioni, la svendita inizierà soltanto a marzo 2021, all’interno dell’outlet temporaneo dedicato. Per comprare capi dalle scarpe ai maglioni, dalle maglie ai giubbini, bisognerà però rispettare le misure antiassembramento e quindi, anti-Covid.

In attesa, come specificato, di saperne di più, abbiamo la sicurezza che comunque venga creata la campagna di vendita, non sarà assolutamente possibile creare lunghe code, e che gli ingressi saranno certamente scaglionati. Ci penserà la Isveg, nei prossimi giorni, a fornire poi agli interessati, tutti gli ultimi dettagli.

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