Francobolli: i pezzi rari che possono fruttare milioni di euro

Alcuni francobolli possono rappresentare una vera e propria fortuna e consentono di guadagnare centinaia o migliaia di euro. Scopriamo quali sono

Francobolli
Fonte Pixabay

Può capitare a tutti di rinvenire dei vecchi francobolli in scatoloni che sono riposti in soffitta o in un ripostiglio. Magari ci possono strappare un sorriso e far venire la nostalgia dei tempi andati o la curiosità per un periodo mai vissuto nel caso dei più giovani.

In pochi però di primo impatto si fermano a ragionare sul valore che quei francobolli potrebbero avere. Una considerazione che invece andrebbe fatta, soprattutto alla luce del fatto che in alcuni casi si parla addirittura di migliaia di euro.

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Francobolli, quali sono quelli che possono comportare lauti guadagni

Gronchi Rosa
Fonte Instagram – @matteomocchi

Partendo dal Bel Paese il pezzo più pregiato a livello nazionale è l’irreperibile “Error of colour”. Ha un valore molto alto visto che si tratta di un errore di stampa. Inizialmente era giallo, ma nel 1859 ne sono stati emessi alcuni in blu. Ad oggi esistono appena 2 esemplari, di cui uno venduto all’asta nel 2011 per la cifra record di 1,8 milioni di euro, diventando tra i 10 più preziosi al mondo.

Proseguendo nella rassegna italiana troviamo il “3 lire di Toscana Farouk” celebre per essere stato messo su una busta spedita dal re d’Egitto Farouk. È stato battuto all’asta per circa mezzo milione di euro.

Chiude la top 3 dello stivale la “Trinacria” emesso nel 1860 dal Regno delle Due Sicilie. Il valore stimato è di quasi 400mila euro. Molto particolari sono anche il “2 dollari Pechino” di cui si conoscono appena 15 esemplari e il “Gronchi Rosa”, che seppur non sia tra i più remunerativi, può vantare un aneddoto decisamente affascinante.

Stampato in onore del viaggio in Perù del terzo presidente della Repubblica della storia d’Italia, oltre al colore, è unico per via di un errore di stampa riguardante i confini. Il Ministero sospese immediatamente la distribuzione, ma ormai erano già stati venduti oltre 70mila pezzi.

Il “prezzo di vendita” può variare dai 900 ai 4000 euro a seconda di come si sia mantenuto e dell’eventuale presenza della certificazione storica che ne attesti l’origine al 1961.

Francobolli esteri rari

Questo è lo scenario italiano, ma naturalmente anche all’estero hanno le loro miniere d’oro. Basti pensare al “British Guyana 1cent Black Magenta”. Si tratta di un francobollo unico al mondo e ciò lo porta ad essere anche il più costoso. Per averlo bisogna versare ben 9 milioni di euro. 

Meritano una menzione particolare anche il “Penny Black”, lo “Jenny rovesciato” e il “Treskilling Yellow” stampato in Svezia. L’unico esemplare fu ritrovato da un ragazzino nel 1886 tra i reperti custoditi dai nonni in soffitta.

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