Le Regioni che stanziano sussidi a fondo perduto per P. Iva e autonomi

Le partite Iva, durante la pandemia, sono state duramente colpite. Molte regioni hanno assegnato, loro, sussidi a fondo perduto.

Nonostante gli aiuti introdotti dal Governo, primo fra tutti  il Decreto Ristori, le partite IVA e i lavoratori autonomi si trovano in una situazione precaria da circa un anno.

Per questo motivo, molte Regioni hanno deciso di intervenire attivamente per aiutare queste due categorie, assegnando numerose risorse con sussidi a fondo perduto, fino a 7.500 euro, e finanziamenti agevolati anche per Professionisti iscritti ai vari Ordini professionali.

Vediamo insieme, intanto, cosa hanno introddotto le varie Regioni del Nord Italia per queste categorie di lavoratori:

1) Piemonte: riaperto il bando, per coprire le rate dei mutui fino a 100mila euro, che consente di ottenere un contributo a fondo perduto fino a 7.500 euro;

2) Veneto: offre un Fondo di Garanzia di 41 milioni di euro, per tutte le PMI e i professionisti;

3) Liguria: apre due bandi per un valore di 10 milioni di euro per contributi di sanificazione per Covid e digitalizzazione;

4) Friuli Venezia Giulia: offre iniziative , senza termini di scadenza per presentare la domanda, per sostenere i lavoratori nella formazione, tirocini all’estero, maternità;

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Agevolazioni a fondo perduto: le altre Regioni

Le altre regioni del Centro Italia, hanno introdotto queste agevolazioni:

1) Emilia Romagna: ha introdotto, per gli autonomi, prestiti agevolati da 5mila a 25mila euro

2) Toscana: ha introdotto, per chi ha dovuto interrompere il tirocinio a causa della pandemia Covid, sussidi per due mensilità;

3) Umbria: offre un’indennità da 1.500 euro

4) Lazio: come già precedentemente confermato, ha introdotto, per le Partite IVA e PMI, il bando “Ristoro Lazio IRAP” con contributi a fondo perduto;

Al Sud Italia, invece, solo due regioni hanno introdotto delle misure agevolate:

1) Calabria: offre, alle attività con carenza di liquidità, finanziamenti agevolati da 15mila fino a 80mila euro;

2) Puglia: offre un’indennità una tantum di 2mila.Il termine per presentare richiesta parte dal 29 gennaio 2021.

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