Non provate a leggere le email dei vostri mariti: è reato

Controllare le email del proprio coniuge per capire se ha qualcosa da nascondere non è affatto una buona idea. Anzi, potrebbe comportare guai seri 

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Fonte Instagram – @bethany.sunny

La tecnologia moderna ci consente di poter compiere delle azioni inimmaginabili fino a qualche tempo fa. Se i software vengono utilizzati nel modo sbagliato possono andare ad intaccare la privacy altrui.

Ad esempio, sono reperibili sul mercato alcuni sistemi che consentono di intercettare e quindi controllare tutte le email in entrata e in uscita di un determinato account. Non si tratta di un’attività lecita, visto che c’è di mezzo l’intercettazione. Ma cosa spinge le persone ad agire in questo modo?

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Leggere email del partener: ecco quando può essere considerato un reato

Uno tra gli esempi più classici può essere la gelosia di un partner, magari di una moglie gelosa che ha dei dubbi sulla fedeltà marito. Non è detto che i ruoli possano invertirsi e che ad effettuare lo “spionaggio” sia l’uomo.

Possono trattarsi di prove tangibili di tradimento, utilissime per le cause di separazione. Bisogna però fare i conti con il rischio di violazione della privacy e con la possibilità che il giudice possa invalidare quelle comunicazioni perché reperite illegalmente.

Il coniuge quindi deve anche dimostrare di essere entrato in possesso della email in maniera casuale (magari aveva installato il software per altri motivi). Se così non fosse, oltre al danno si rischierebbe anche la beffa. Sono diversi i reati a cui si andrebbe in contro, tra cui installazione abusiva di strumenti di intercettazione, reato di intercettazione fraudolenta e violazione della corrispondenza. 

Quindi prima di agire in questo modo è bene valutare i pro e i contro. Se ciò viene fatto in maniera intenzionale, non esiste alcune possibilità che la documentazione raccolta possa essere presa in considerazione da un giudice.

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