La crisi covid e un imprenditore onesto che restituisce la somma in più elargita dallo Stato. Poi l’incredibile beffa.
Alla sua attività messa in ginocchio dalla crisi economica conseguenza del covid, sarebbero spettati 6.105 euro, ma lo Stato gliene ha mandati 83.654. Un regalo? Naturalmente no, un errore. Di cui si è accorto prima l’imprenditore che in maniera solerte ha resitutito l’eccesso di contanti accreditati. Poi ci ha pensato lo stesso Stato a ‘ringraziarlo’.
“Ogni volta che racconto la mia storia c’è qualcuno che, volendo essere diplomatici, mi dà dell’ingenuo. Io non sono stupido sono solamente onesto”. Così ha raccontato a Repubblica, Alessandro Gullotto, 49 anni, una moglie, due figli. Gestisce il ristorante La caletta ad Anguillara Sabazia, sul Lago di Bracciano a due passi da Roma. La sua storia è paradossale: quando essere onesti diventa una colpa e non un merito.
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Lo Stato gli bonifica 77 mila euro in più, li restituisce: gli tolgono il Bonus
Dopo il lockdown e la chiusura dovuta alla pandemia, Gullotto è stato costretto a ricorrere alla misura di sostegno dei Ristori, sono passati alcuni mesi dalla sua richiesta di aiuto all’effettivo arrivo del ‘premio’. 83.654 euro la cifra comparsa improvvisamente sul suo conto. Ma dai suoi calcoli, l’imprenditore avrebbe dovuto percepire 6.105 euro.
Gullotto ha fatto bene i calcoli e sa che quei soldi sono troppi rispetto alle sue richieste. E senza pensarci un attimo avvisa l’Agenzia delle Entrate di quello che è successo. Chissà se qualcuno si sarebbe mai accorto dell’errore senza l’onestà dell’uomo?
Gullotto non vuole conoscere risposta e ribadisce di essere onesto e non stupido. E lo Stato che ha fatto per ringraziarlo di tanta bontà? Gli ha dolto il Bonus, non prende più nemmeno un euro. L’Italia purtroppo è anche questa.