Covid: premi in denaro ai medici che somministreranno più vaccini

Il vaccino è obbligatorio? Per legge no, ma si può certamente affermare che si sta facendo di tutto per convincerci.

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Per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge è necessario che la popolazione vaccinata sia almeno il 75% di quella totale italiana. E pare che per arrivare a questa soglia si stia studiando davvero di tutto. Un vero e proprio obbligo al vaccino per legge non c’è, non ancora almeno.

Ma ci sono tutta una serie di strategie messe in atto. A partire dagli slogan dalla campagna di promozione vaccinale e la minaccia di pesanti penalizzazioni nella vita di tutti i giorni per chi non si sottoporrà al trattamento. E adesso arrivano anche i premi in denaro ai medici che effettueranno più vaccinazioni.

Dopo i confronti dei giorni scorsi, è stato infatti siglato in Lombardia l’accordo fra i medici di famiglia e la Regione per la somministrazione dei vaccini anti-Covid.

I camici bianchi di base avranno un ruolo significativo nell’immunizzazione della popolazione generale a partire dalle prossime settimane, con la disponibilità del vaccino Moderna.

Questo perché il vaccino prodotto da Moderna non ha la necessità di essere tenuto sempre a una temperatura di meno 80 gradi. Quindi potrà essere trasportato e conservato esattamente come un normale vaccino anti-influenzale.

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Premi in denaro e incentivi ai medici di base che vaccineranno più pazienti

Fra i punti salienti dell’intesa, udite udite, la possibilità di procedere con le somministrazioni non necessariamente negli studi medici, ma anche in strutture esterne in collaborazione con enti locali, Ats e cooperative della medicina generale presenti sul territorio. Inoltre la previsione di un sistema di premi che scattano al raggiungimento di obiettivi di copertura.

In pratica, a partire dal momento in cui il medico assicura una copertura vaccinale pari al 20% degli assistiti (in particolare fragili e cronici), gli vengono riconosciute “delle aree di risultato economico”, una sorta di incentivi.

Al momento non si conosce ancora ufficialmente la portata del premio, ma si parla di una cifra che dovrebbe attestarsi intorno ai 1.500 euro al raggiungimento del primo livello di risultato.

È stato inoltre previsto un fondo regionale di 1,5 milioni di euro per aumentare del 20% le ore del personale di studio che si occuperà delle vaccinazioni e delle chiamate dei pazienti. E’ previsto in un secondo momento anche il recupero dei non responder, cioè di chi non ha risposto alla prima chiamata o è scettico, con un lavoro di counseling.

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