Nuovo Dpcm: in arrivo la stretta che darà il colpo di grazia ai bar

Si annuncia un Dpcm particolarmente stringente, a rischio ancora una volta bar e attività di ristorazione e maggiori restrizioni nei weekend.

Il 15 gennaio è l’ultimo giorno di validità delle vecchie restrizioni anti-Covid e ormai la data si avvicina. Così tutti gli italiani attendono con ansia il nuovo Dpcm del Governo per capire se le regole che governano la loro vita cambieranno ancora. E ci sono già nuove indiscrezioni.

Dal 16 gennaio nuove norme e un nuovo Dpcm regoleranno la vita dei cittadini italiani e spunta l’ennesima restrizione per ristoranti e bar.

Al fine di impedire assembramenti in strada davanti ai locali, in particolar modo all’orario dell’aperitivo, il governo di Giuseppe Conte ha deciso insieme ai capi-delegazione di maggioranza e in vista con l’incontro che si terrà domani con i governatori delle Regioni, pare aver deciso di vietare anche l’asporto di bevande dopo le 18, quindi dopo l’orario della chiusura. In pratica dopo le 18 l’unica possibilità sarà la consegna a domicilio.

LEGGI ANCHE >>> Mulino Bianco dona 2 milioni di euro per gli infermieri grazie ai suoi abbracci

LEGGI ANCHE >>> Sapete qual è l’unico paese al mondo con un’economia in crescita nel 2020?

Nuovo Dpcm: niente asporto ai bar e nuove zone rosse in tutta Italia

Il premier e i ministri dovranno anche decidere riguardo al prolungamento dello stato di emergenza fino al 30 giugno 2021 o probabilmente fino al 31 luglio, oltre che una possibile zona arancione per tutte le regioni d’Italia durante i fine settimane, anche quelle che per i dati si dovrebbero trovare in fascia gialla.

Nel testo del nuovo Dpcm dovrebbero esserci anche nuovi divieti riguardo gli spostamenti al di fuori dei confini regionali, che saranno probabilmente vietati anche tra regioni gialle. Anche se sarà probabilmente prorogata la visita agli amici e ai parenti consentita una sola volta al giorno.

Inoltre sta per entrare in funzione un nuovo sistema di misurazione per i parametri che misurano contagi e indice di occupazione nelle terapie intensive. Pare che i livelli siano molto più bassi e quindi la zona rossa scatterà più facilmente.

Gli indici dei valori che il ministro della Salute andrà a considerare per decidere i colori delle regioni avranno limiti più bassi, sarà quindi più difficile restare nella zona gialla così com’è l’Italia (quasi intera) adesso da oggi fino al 15 gennaio.

Con gli stessi valori molte regioni si ritroveranno arancioni e il limite per il rosso sarà molto vicino. Insomma l’ennesima stretta.

 

Impostazioni privacy