Fumetto venduto a 50mila euro: come valutare la propria collezione

La vendita dei fumetti d’altri tempi rappresenta un settore molto in espansione da un punto di vista economico. Alcuni pezzi pregiati possono valere cifre decisamente importanti

Fumetti
Fonte Instagram – @goodlooking.mess

Collezionare fumetti rappresenta un’attività molto importante non solo da un punto di vista storico-culturale, ma anche per quanto concerne i possibili guadagni in caso di vendita.

Molti infatti magari non ne sono consapevoli, ma alcuni fumetti possono fruttare delle cifre da capogiro. Basti pensare che lo scorso anno in Russia la prima edizione di Tintin è stata venduta addirittura a 50mila euro.

Per effetto di ciò è bene tenere in considerazione diversi parametri qualora si decida di vendere qualche “esemplare” presente nei propri scaffali. La prima operazione da fare è controllare bene se si possiede un singolo fumetto, un album o un’intera collezione. Naturalmente in quest’ultimo caso il valore lievita in maniera esponenziale e attira sicuramente di più i collezionisti rispetto ai fumetti venduti singolarmente.

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Fumetti: gli elementi da tenere in considerazione per effettuare la valutazione

Un esempio calzante è quello della vendita all’asta dei fumetti della coppia belga Suske en Wiske. Gli appassionati infatti anche se alla loro collezione mancano solo pochi numeri, preferiscono acquistare una serie intera a patto che sia in buone condizioni.

Una volta valutato questo parametro va tenuto conto dell’editore e l’artista del fumetto. A completare questo quadro c’è l’anno di uscita. I più ricercati infatti sono quelli di vecchia data, in particolar modo quelli prodotti tra gli anni ’30 e gli anni ’50. Non c’è però distinzione per quanto concerne la provenienza, hanno un ottimo appeal sia quelli europei che quelli statunitensi.

Trattandosi di pezzi piuttosto datati sono anche più difficili da reperire. Un tempo infatti non avevano chissà quale valore economico e magari venivano buttati o messi da parte in scatoloni riposti in polverose soffitte.

Tra i titoli più celebri ci sono naturalmente Batman, Tintin e Spirou. Tra gli anni ’50 e gli anni ’70 sono stati invece prodotti i vari Spider-Man, Fantastic Four, Asterix e varie serie francesi e belghe. Vengono subito dopo quelle Golden Age tra le preferenze dei collezionisti.

Un po’ come accade per quanto riguarda le monete, anche per i fumetti sono fondamentali le condizioni (quelli più datati erano prodotti su carta di bassa qualità che non magari non è riuscita a sopperire allo scorrere inesorabile del tempo) e la tiratura. Meno disponibilità significa più valore. Dagli anni ’70 quando i fumetti sono stati riconosciuti come collezionabili sono state prodotte molte edizioni limitate, che nel caso di personaggi ancora in auge possono comportare degli introiti da tenere assolutamente in considerazione. 

 

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