Ragazzo italiano morto in piscina ad Algeri: era lì per motivi di lavoro

Originario della provincia di Modena era ad Algeri per una trasferta di lavoro per conto della Sacmi, di cui era un tecnico specializzato 

Algeri
Fonte Facebook – Alex Bonucchi

Una di quelle notizie che non vorremmo mai sentire. La morte di un ragazzo di appena 25 anni è qualcosa di atroce che va contro natura umana. Purtroppo però a volte succede, lasciando sgomento e incredulità. 

L’ultima giovane vittima in ordine di tempo è Alex Bonucchi originario di Nonantola in provincia di Modena. Era un ragazzo brillante e con grandi aspirazioni e nonostante la sua giovane età era già affermato a livello lavorativo.

Lavorava come tecnico specializzato per la Sacmi, azienda che produce impianti e macchinari per l’industria della ceramica. Spesso veniva reclutato per delle trasferte di lavoro oltre i confini nazionali, ma nessuno avrebbe mai potuto ipotizzare che una di queste gli sarebbe potuta costare così cara.

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Algeri, la prima ricostruzione della morte di Alex Bonucchi

La sua ultima avventura è stata ad Algeri capitale dell’Algeria nel Nordafrica. Dopo aver svolto il suo lavoro, Alex aveva deciso di concedersi un bagno nella piscina dell’Amsterdam di Rouiba, albergo in cui alloggiava. 

Secondo le prime ricostruzioni, mentre il ragazzo era in acqua sarebbe rimasto folgorato a causa di un corto circuito. Le autorità competenti stanno svolgendo le indagini del caso per chiarezza sulla drammatica vicenda e per individuare eventuali responsabilità da parte di terzi.

La parte più atroce di tutta questa situazione è stata naturalmente quella di avvisare i familiari. L’Ambasciata italiana ad Algeri ha avvisato i carabinieri della stazione di Nonantola i quali hanno dovuto dare la terribile notizia ai genitori, che come è giusto che sia sono rimasti pietrificati.

Anche le “sue donne”, ovvero la sorella e la ragazza hanno esternato il loro dolore. Particolarmente toccante quello della fidanzata, che ha affidato il suo ricordo ad un post sui social network: “Avevamo programmato un futuro insieme, avevamo dei progetti ed è ingiusto che mi sia stato portato via così. Sono distrutta dentro”.

Uno stato d’animo assolutamente comprensibile visto che il legame che li univa. Per il momento le loro strade si sono forzatamente divise, ma l’auspicio è che un giorno in un luogo lontano e remoto possano tornare ad incrociarsi.

 

 

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