In Italia è allarme povertà: il dato di Coldiretti che preoccupa le famiglie

Dato allarmante, quello reso noto da Coldiretti, in base al quale sempre più italiani hanno bisogno di aiuto.

Povertà
Fonte: Pixabay

In seguito all’emergenza Covid il governo ha adottato una serie di misure restrittive volte a contrastare la diffusione del virus. Una situazione che ha avuto un notevole impatto non solo dal punto di vista sociale, ma anche economico. Numerosi, purtroppo, i settori coinvolti, con alcuni maggiormente colpiti di altri.

Il numero dei bisognosi, inoltre, in base a quanto fatto sapere da Coldiretti è raddoppiato. Questo, infatti, è quanto si evince da una stima sulla base dell’ultimo rapporto di attuazione sugli aiuti alimentari distribuiti con il fondo di aiuto agli indigenti (Fead), inerente il periodo 1994-2020. Si tratta di “persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche“.

LEGGI ANCHE >>> I nuovi equilibristi della povertà, una vita tra mense e spacci alimentari

LEGGI ANCHE >>> Regali di Natale, Coldiretti annuncia il triste calo sotto l’albero

In Italia è allarme povertà: secondo Coldiretti 4 milioni di italiani senza cibo

povertà mense
Fonte: Pixabay

In base a quanto evidenziato da Coldiretti, durante le feste di Natale e Capodanno, circa 4 milioni di italiani in condizione di povertà hanno dovuto chiedere aiuto per poter mangiare. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quindi, il numero è quasi raddoppiato. Come spiega Coldiretti: “si tratta della punta dell’iceberg della situazione di difficoltà in cui si trova un numero crescente di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari, anche per le limitazioni rese necessarie dalla pandemia“.

Per poi aggiungere: “Tra le categorie più deboli degli indigenti il 21% è rappresentato da bambini di età inferiore ai 15 anni, quasi il 9% da anziani sopra i 65 anni e il 3% sono i senza fissa dimora“. Ma non solo: “Fra i nuovi poveri ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati“. Allo stesso tempo, fortunatamente, è aumentato il numero delle iniziative di solidarietà, volte proprio ad offrire sostegno a chi ha più bisogno.

Impostazioni privacy