Tre casi in cui non serve il concorso per lavorare al Comune

Il sogno del lavoro fisso e magari pubblico esiste ancora nei cassetti di molti italiani, specie in un periodo di difficoltà economica e lavorativa come questo.

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Esistono ben tre casi nei quali non serve riuscire a superare uno dei temuti concorsoni pubblici per ottenere un lavoro al Comune. E questi tre casi particolari non valgono solo per le istituzioni comunali, ma anche per tutte le altre diramazioni della Pubblica Amministrazione.

Se fai parte delle cosiddette categorie protette c’è un articolo di legge che ti può interessare. Si tratta dell’articolo 35 del Decreto Legislativo n. 165 del 2001. Questo articolo sancisce che in quanto disabili si ha diritto a essere assunti nella pubblica amministrazione.

Per legge, infatti, sia nelle aziende del settore pubblico, quelle statali per intenderci, sia nelle aziende del settore privato, ci deve essere un certo numero di lavoratori disabili.

Il numero è normalmente proporzionato al numero totale dei dipendenti aziendali. Quindi se un’azienda ha più di 50 dipendenti, il 7% di questi deve obbligatoriamente appartenere alle categorie protette. Se l’azienda ha invece da 36 fino a 50 dipendenti, i lavoratori disabili devono essere almeno 2. Il numero scende a 1 per le aziende che hanno tra i 15 e i 36 dipendenti. L’obbligo invece non sussiste se l’azienda ha meno di 15 lavoratori.

Ma vediamo quali sono i requisiti per rientrare nelle categorie protette e quindi per essere assunti nella PA senza dover sostenere il concorso e nelle aziende private con una selezione facilitata e prioritaria.

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Non serve il concorso per lavorare nelle PA, ecco come fare

Requisito fondamentale per questo tipo di assunzioni è il raggiungimento della maggiore età, quindi aver compiuto 18 anni. Possono essere assunti con la modalità della chiamata nominativa (quindi senza concorso) gli invalidi civili, ma con invalidità superiore al 45%, gli invalidi del lavoro, i sordi e i non vedenti, gli invalidi di guerra sia civili che per servizio.

Altro requisito necessario è l’iscrizione al centro per l’impiego. Infatti è proprio tramite il centro per l’impiego che avviene l’assunzione per chiamata nominativa.

Inoltre ci sono anche altre categorie di persone che possono lavorare presso la pubblica amministrazione con chiamata nominativa. Si tratta di vittime di terrorismo oppure di criminalità organizzata, gli orfani e i coniugi dei morti sul lavoro, le vittime del dovere, i testimoni di giustizia.

Questo tipo di chiamata però dà diritto a un’assunzione che non può andare oltre i ruoli fino al quinto livello retributivo nella pubblica amministrazione e fino all’ottavo livello retributivo nei Ministeri.

Se invece non si fa parte di queste categorie particolari, l’unico modo per lavorare presso una pubblica amministrazione senza dover superare il temuto concorso sono le esternalizzazioni. Ovvero servizi che vengono affidati a ditte o singoli lavoratori che di fatto non sono dipendenti, ma sono lavoratori autonomi che svolgono specifiche attività o progetti per un periodo di tempo.

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