Regime Forfettario, cosa cambia dal 2021: requisiti e cause di esclusione

Il nuovo anno è appena cominciato e in molti iniziano a chiedersi quali siano le novità riguardanti il Regime Forfettario. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo se e cosa cambierà per le partite Iva nel 2021.

regime forfettario anno 2021
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Negli ultimi anni il Regime Forfettario è stato modificato più volte e per questo motivo sono in molti a chiedersi se sono previste delle novità anche per il 2021. A partire dai requisiti di accesso, passando per la soglia massima di incassi, fino ad arrivare alle cause di esclusione, infatti, vi sono alcuni parametri che bisogna ovviamente prendere in considerazione.

Ebbene, bisogna sapere che la Legge di Bilancio non ha modificato nulla e per questo motivo il Regime Forfettario 2021 continuerà ad avere le stesse caratteristiche del 2020. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quali sono i requisiti per accedervi, ma anche le possibili cause di esclusione.

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Regime Forfettario 2021: requisiti e limiti

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Come già detto la legge di Bilancio non ha apportato modifiche al Regime Forfettario che pertanto continua ad avere gli stessi requisiti previsti nel 2020. Invariata quindi la soglia massima di incassi, pari a 65 mila euro, così come la tassazione. Quest’ultima, infatti, è del 5% per i primi 5 anni e del 15% dal sesto anno in poi.

Invariato anche il limite di 30 mila euro lordi di reddito percepito in veste di lavoratore dipendente per poter contemporaneamente accedere al Regime Forfettario. Anche nel 2021 non sarà obbligatoria la fatturazione elettronica, eccetto che per le fatture emesse verso la Pubblica Amministrazione. Ma non solo, le spese per il personale, quali stipendi e compensi, hanno un limite di 20 mila euro.

Regime Forfettario 2021: le cause di esclusione

Una volta visti i requisiti di accesso, vediamo quali sono invece le cause di esclusione, Ebbene, nel 2021 non potranno beneficiare del Regime Forfettario i soggetti che hanno ottenuto ricavi da Partita IVA superiori ai 65 mila euro all’anno e/o redditi da lavoro dipendente o assimilati superiori ai 30 mila euro l’anno. Non possono beneficiare di tale regime, inoltre, i soggetti non residenti in Italia e coloro che hanno sostenuto spese per collaboratori e/o dipendenti per un importo totale superiore ai 20.000 euro.

Esclusi anche coloro che si avvalgono di Regimi speciali IVA o di Regimi Forfettari di determinazione del reddito. Tra le altre cause di esclusione, inoltre, si annovera la partecipazione contemporaneamente all’attività in Partita IVA a società di persone, associazioni professionali o imprese familiari. Esclusi poi i soggetti che emettono prevalentemente fatture nei confronti del loro attuale datore di lavoro o di quello avuto nei due anni precedenti l’apertura della partita Iva.

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