“Facciamo causa allo Stato”, i ristori non bastano: lo sfogo dello chef

Lo chef bolognese Vincenzo Vottero, intervenendo a “L’aria che tira” su La7, ha spiegato che è concreta l’intenzione di adire le vie legali per ottenere non ristori ma risarcimenti legati alle chiusure di questi mesi.

chef Vottero L'aria che tira
Fonte: video https://www.la7.it/laria-che-tira/video/lo-chef-vincenzo-vottero-facciamo-causa-allo-stato-per-avere-risarcimenti-il-governo-ha-preso-21-12-2020-356747

Fare causa allo Stato. E’ l’intenzione espressa dallo chef bolognese Vincenzo Vottero ,che è anche presidente dei ristoratori di Ascom Bologna, intervenendo alla trasmissione “L’aria che tira” su La7.

Secondo lo chef Vottero:”rappresento quindi me stesso ma anche il disagio di una categoria intera che in questo momento sta partecipando, diciamo così, a questo teatrino. Qui non parliamo tanto del fare o non fare causa allo Stato: noi crediamo che, con aiuto di qualche legale che sentiremo a breve, ci possano essere dei risvolti dal punto di vista costituzionale e giuridico che finalmente ci possano fare aver dei risarcimenti e non dei ristori”.

Il Governo a corollario dell’ultimo decreto di Natale ha previsto ristori per oltre 640 milioni di euro per bar, ristoranti e pasticcerie che subiranno forti limitazioni di fatturato nelle giornate festive a causa della zona rossa prevista nei giorni festivi e prefestivi ma da più parti si eleva l’allarme che questo stanziamento non sarà in grado di limitare le gravi perdite che le strutture subiranno in queste particolari giornate.

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Lo chef Vottero a ‘L’aria che Tira’:”Si è abdicato ai controlli chiudendo tutti. Non ci sto”

Secondo lo chef bolognese Vottero il Governo ha preso decisioni spesso anche in barba a quelle che erano le linee guida del Comitato Tecnico Scientifico. C’è un documento del 17 ottobre che spiega chiaramente che il Cts non è contrario alla chiusura dei locali ma che dice semplicemente che le misure anti Covid che sono state adottate devono essere fatte rispettare”.

Da qui la rabbia del ristoratore:”Quindi, se abdicare assolutamente ai controlli sul territorio vuol dire sparare sul mucchio e chiudere tutti non ci sto, perchè non è giusto. Siamo considerati degli untori ma siamo tra i luoghi che, con i regolamenti previsti, sono quelli che tra i più sicuri in Italia”, spiega Vottero.

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