Reddito di cittadinanza sotto l’albero: ecco quando arriva la ricarica

La misura di sostegno al reddito potrebbe arrivare prima rispetto alla data prevista (28 dicembre). Vediamo a chi spetta.

Reddito

Reddito di cittadinanza in anticipo. Pochi giorni ma comunque una buona notizia per i fruitori. Anche perché, inizialmente, era previsto per il 28 dicembre. Ossia dopo i principali giorni delle festività natalizie. La misura consentirà a molte famiglie di ricevere un beneficio a sostegno del proprio reddito, da molti ritenuto importante in una fase di forte sofferenza economica. Reddito di cittadinanza che fu marchio di fabbrica del governo gialloblu e che, di fatto, è andato a fornire un contributo ai nuclei familiari più in difficoltà.

Certo, non esente da qualche critica (soprattutto legato a comportamenti non attinenti, da parte di alcuni beneficiari, alla misura in oggetto). Per quanto riguarda il mese di dicembre, le carte saranno caricate con la mensilità già il 22 o il 23 del mese, lo riferiscono fonti dell’Inps.

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Reddito di cittadinanza sotto l’albero: il sostegno quest’anno arriva prima

In sostanza, un regalo di Natale che, forse, aiuterà le famiglie a trascorrere un Natale più tranquillo. Del resto, la misura era stata presentata proprio come un sostegno. E, come ricordato dalla pagina dedicata del Ministero del Lavoro, “con l’obiettivo di migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, aumentare l’occupazione e contrastare la povertà e le disuguaglianze”.

Non troppi i requisiti da richiedere. Essere un cittadino italiano o europeo, residente in Italia da almeno 10 anni e di cui gli ultimi due in vita continuativa. Per quanto riguarda l’Isee, dev’essere aggiornato e inferiore a 9.360 euro annui. Il reddito familiare, invece, dovrà essere inferiore a 6 mila euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. Il livellamento a 9.360 è previsto nei casi in cui il nucleo familiare di appartenenza risieda in un’abitazione in affitto.

Prima novità dell’anno in corso, quella del mese di ottobre. Il sussidio, infatti, decadrà dopo 18 mesi di percezione. Ma resta la possibilità di rinnovo della domanda (da presentare online sul sito del Ministero di competenza e piattaforma riferita al Reddito, oppure presso Inps online o Caf). Indispensabile, il modello Isee aggiornato al 2020, così come il Modulo Sr180.

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