Il Covid si abbatte sulle donne: una strage lavorativa silenziosa

E’ una strage lavorativa silenziosa quella che si sta abbattendo sulle donne: il 55,9% dei posti di lavoro persi per la crisi Covid è donna.

Covid donne lavoro
Fonte: Pixabay

E’ una penalizzazione senza precedenti quella che stanno subendo le donne in era Covid. Infatti, il rapporto tra gli effetti del Covid e l’occupazione femminile evidenzia una crisi senza sbocchi e dove non si vede la famosa luce in fondo al tunnel.

Il bilancio degli effetti prodotti dal Covid-19 sul mercato del lavoro femminile ha numeri da incubo: tra il secondo trimestre 2019 e lo stesso del 2020 si sono registrate 470 mila occupate in meno.

Su 100 posti di lavoro persi, in tutto 841 mila, quelli femminili rappresentano il 55,9%. Il comparto maschile occupazionale, infatti, ha tenuto maggiormente in tempi di crisi facendo registrare un decremento del 2,7% con 371 mila occupati.

Questi dati emergono dal focus “Ripartire dalla risorsa donna” della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. I maggiori dati negativi sull’occupazione femminile si registrano nell’occupazione a termine, nel lavoro autonomo, nel part-time e nel settore dei servizi ricettivi e ristorativi.

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Covid e lavoro femminile: stress e crisi senza precedenti per le donne

La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro sottolinea come le donne hanno vissuto durante il lockdown primaverile un sovraccarico di responsabilità che le ha rese sempre più vulnerabili. Infatti, da un lato hanno dovuto impegnarsi nell’attività lavorativa quotidiana per garantire l’erogazione dei servizi ma dall’altro, alla luce della presenza dei figli per la chiusura delle scuole, hanno dovuto anche seguire i figli nelle lezioni effettuate con didattica a distanza.

Tutto ciò ha comportato un ampio bagaglio di stress che quotidianamente le lavoratrici in smart working hanno dovuto portale con loro in un periodo di pandemia sanitario dove il futuro era incerto e le esigenze famigliari si sono raddoppiate all’improvviso senza preavviso.

Aumenta, infine, il trend di allontanamento dal lavoro, rinunciando anche alla ricerca di un’occupazione. Tra giugno 2019 ed il giugno 2020 si è registrato un aumento di soggetti occupazionali inattivi donna parti a 707mila unità.

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