Smart working, è scacco matto: perché non si torna indietro

Il 70% dei dipendenti italiani non vuole tornare alle modalità di lavoro pre-pandemia ma restare in smart working e vorrebbe cambiare la propria organizzazione lavorativa giornaliera.

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Fonte: Photo by Marta Filipczyk on Unsplash

Su 8000 lavoratori delle PMI italiane di diversi settori il 70% non vorrebbe tornare alle modalità di lavoro pre pandemia ma vorrebbe confermare lo smart working. E’ quanto emerge da una nuova ricerca globale di Kaspersky.

Anziché tornare al precedente modo di lavorare, i dipendenti di tutto il mondo vorrebbero un futuro in cui le attività lavorative siano definite in base alle loro esigenze, sia che si tratti di passare più tempo con i propri cari (47%), di risparmiare denaro (46%) o di lavorare in remoto (31%).

La crescita dell’attività da remoto ha imposto ai vertici aziendali un adattamento veloce ai tempi che cambiano ed una diversa e più flessibile organizzazione del lavoro quotidiano. I dipendenti invece hanno approfittato di questo momento di cambiamento per rivalutare le proprie priorità e pianificare il proprio futuro in base a ciò che ritengono veramente importante.

Considerata la trasformazione richiesta sia nella vita professionale che in quella domestica, i dipendenti si sentono ora in diritto di prendere queste decisioni in autonomia.

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Lo smart working rivoluziona anche le tradizionali fasce orarie lavorative

Secondo la ricerca in futuro quasi un terzo dei dipendenti (31%) vorrebbe abbandonare la tradizionale fascia oraria 9:00-18:00. Questo dato è perfino maggiore per i dipendenti di età compresa tra i 18 e i 24 anni, il che evidenzia anche una diversa visione delle priorità della vita.

Non bisogna dimenticare che il 33% dei dipendenti è pronto a tornare ad occupare una postazione fissa in ufficio, ma il 26% vorrebbe una revisione dell’organizzazione dell’attività e abolire la settimana lavorativa fatta di cinque giorni.

La ricerca, infine, ha anche evidenziato che quasi un terzo dei dipendenti considera il lavoro a distanza come uno dei maggiori benefici emersi durante la convivenza con il coronavirus, subito dopo si posiziona il tempo trascorso in famiglia ma anche il risparmio economico ottenuto.

Infatti, tra i vantaggi del lavoro da casa è che possano cogliere nuove opportunità di arricchimento personale al di fuori del lavoro, recuperando un maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata.

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