Non tutti sanno che ci sono dei paletti ben precisi per ottenere il rimborso del programma Cashback. Ecco le specifiche da seguire per non incappare in casi di non ottenimento.
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Programma che incontri, dettagli che trovi. Il programma Cashback, e la sua fase di sperimentazione natalizia dall’8 al 31 dicembre, recano con loro dei paletti ben precisi superati i quali non si arriva al tanto agognato rimborso economico.
Innanzitutto ci sono dei requisiti anagrafici da avere in partenza: essere maggiorenne, residente in Italia, registrare e utilizzare per il Cashback propri strumenti di pagamento elettronici esclusivamente per acquisti a titolo privato, cioè sono esclusi gli acquisti nell’ambito della propria attività professionale.
Poi ci sono casi di esclusione di tipo meramente tecnico. Non si ottiene il rimborso per: tutti i pagamenti effettuati online con l’ecommerce; per quei pagamenti effettuati per acquistare strumenti per l’impresa; per quei pagamenti effettuati presso esercenti che non hanno un “Acquirer Convenzionato”. Quest’ultimo è un soggetto che ha concluso un accordo con un esercente per l’utilizzo dei dispositivi che accettano strumenti di pagamento elettronici e che ha sottoscritto una convenzione con PagoPA.
Infine non è previsto il rimborso per acquisti effettuati oltre i confini nazionali (inclusi San Marino e Vaticano), per le operazioni effettuati agli ATM, per gli addebiti diretti sui conti corrente anche con pagamenti ricorrenti.
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Cashback Natale, ecco quando e come è possibile ottenere il rimborso
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Abbiamo visto per quali pagamenti non è possibile richiedere il rimborso, ora vediamo quelli per cui è consentito richiedere questo bonus. I pagamenti consentiti sono quelli effettuati con: carte di credito; carte di debito su circuiti internazionali e su circuito PagoBANCOMAT; carte prepagate.
Accolti anche i pagamenti con le cosiddette carte fedeltà, ovvero carte e app di pagamento connesse a circuiti privativi e/o a spendibilità limitata (esclusi, quindi, quelli solo per accumulo punti); app di pagamento, come ad esempio Satispay o BANCOMAT Pay; altri sistemi di pagamento, come ad esempio Google Pay e Apple Pay (a partire dal 2021).
Importante sapere che il rimborso è pari al 10% dell’importo di ogni transazione ed è calcolato sulla base del valore complessivo delle transazioni effettuate nel periodo di riferimento. Inoltre, bisogna sapere che per ogni singola transazione il limite di rimborso ottenibile è pari a 15 euro ed il rimborso in ogni caso è quantificabile in base al valore complessivo delle transazioni mai superiore a 1500 euro.