Vota il sondaggio: prelievo del 2% per ricchezze sopra 50 milioni, si o no?

Sareste d’accordo se i super ricchi italiani, al fine di limitare la crisi economica italiana, dessero un contributo al fine di aiutare lavoratori in difficoltà? Vota il sondaggio.
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La grande crisi economica, dovuta dalla pandemia che sta coinvolgendo il nostro paese, sta mettendo a dura prova moltissime categorie di lavoratori:

dai lavoratori autonomi, ai precari, ai commercianti e anche i piccoli e medi imprenditori in difficoltà.

Insomma, tutti tranne i super ricchi italiani, che ad oggi sono circa i 2.700 cittadini italiani che possiedono più di 50 milioni di euro e una quarantina che superano il miliardo.

Quello che sorge spontaneo chiedere a questa elitè è un contributo: pari dal 2% per i cittadini che possiedono più 50 milioni di euro e pari al 3% per quelli che superano il miliardo.

Non si tratterebbe di una patrimoniale, ma solo di un contributo straordinario, ad una tantum, da far scattare sui grandissimi patrimoni che non hanno risentito e non stanno risentendo, tutt’ora, di questa crisi.

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Il contributo dei super ricchi ai precari, quanto salverebbe l’economia?

Dai recenti studi degli economisti in relazione alle disuguglianze tra settorI, Gabriel Zucman ed Emmanuel Saez, hanno dichiarato che con un contributo straordinario, pari al 2 % e 3%, garantirebbe circa 10 miliardi di euro.

Con questo contributo si colpirebbe solamente la categoria dei super ricchi, la quale non subirebbe alcun impoverimento, poiché, i grandi patrimoni producono rendimenti annui superiori a quelli del prelievo proposto.

Questo consiglio è coerente anche con quato, ormai, consigliato dal Fondo Monetario Internazionale che suggerisce ai governi di tassare le grandi ricchezze al fine di eviare diseguaglianze eccessive.

Questo contributo straordinario sarebbe una boccata d’ossigeno per tutti i cittadani a cui il Governo, in questi mesi, ha chiesto grandi sacrifici.

Secondo l’Inps sono morti oltre 13mila lavoratori che durante il lockdown della scorsa primavera garantivano l’assistenza negli ospedali, le consegne di pacchi, l’apertura dei supermercati e altri servizi.

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