Investire sicuro nel crowdlending: cos’è e i settori più fruttiferi

Nel mondo della finanza, nonostante la crisi da Coronovirus, ci sono degli investimenti alternativi vantaggiosi, tra questi c’è il crowdlending. Di cosa si tratta?

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Per chi non ne avesse mai sentito parlare il lending crowdfunding, o P2P lending, sono degli strumenti di finanza alternativa attraverso cui le piccole e medie imprese, PMI, possono provare a ottenere i finanziamenti necessari alle loro esigenze in modo diretto e senza intermediari.

Il lending crowdfunding consente alle PMI di accedere a richieste di finanziamento, che a causa della lentezza della burocrazia italiana e della poca trasparenza e chiarezza delle

Oltre al fatto che, ad oggi, quando si richiede un prestito vengono richieste, altresì, garanzie personali non sempre ritenute sufficienti dalla banca di turno.

Investire, quindi, nel crowlending è molto fruttoso specie per alcuni settori: quali?

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Crowdlending: investire nel mobile marketing

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Potrebbe sembrare banale ma quello delle email e degli SMS marketing, nonostante mezzi di comunicazione più nuovi e veloci, rimane il settore più conveniente per le PMI per attrarre e fidelizzare i clienti.

Questo fattore è dato dal boom dell’ e-commerce.

Ogni giorno nel mondo vengono spedite 300 miliardi di email, che diventeranno 360 miliardi entro il 2024 secondo le stime. Gli SMS, sebbene abbiano quasi 20 anni, restano un sistema di mobile messaging a cui utenti e aziende sono affezionati.

Nel 2020 gli SMS Application-To-Person hanno un valore di mercato stimato che si può arrotondare a 70 miliardi di dollari e che dovrebbe superare gli 83 miliardi nel 2026.

Lending crowdfounding: investire nel Made in Italy

Il Made in Italy ha una grande potenza questo è stato dimostrati anche dal successo di alcune campagne chiuse quest’anno sulla piattaforma italiana di peer-to-peer lending Criptalia.

In particolare Naimoli Tech, startup  che sviluppa, realizza e vende innovativi prodotti tessili tecnici riscaldanti chiamati Electric Blanket, che ha raccolto 150.000 euro da più di 300 investitori.
O, ancora, del progetto di Biogest, anch’esso finanziato con 150.000 euro, capitali con cui la società, che vende all’ingrosso pelli, prodotti per conceria, tessuti e filati vuole ampliare il suo team e servirsi di piccole aziende conciarie in Italia per ridurre tempi e costi di fornitura, garantendo prodotti di alta qualità.

Crowdlending: investire in salute e telemedicina

La pandemia ha fatto accendere più che mai i riflettori sul mondo biotech, medico-scientifico e dell’assistenza, rendendoli settori particolarmente attraenti per gli investitori.

Un esempio è sicuramente, Advant Medical, uno dei primi ambulatori infermieristici nel Sud Italia, si è affidato al lending crowdfunding per finanziare gli investimenti necessari alla vincita del bando Resto al Sud di Invitalia. Il progetto, pubblicato su Criptalia, è stato chiuso a settembre con obiettivo di 70.000 euro raggiunto.

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