Le tutele e agevolazioni Inps a cui hanno diritto i malati oncologici

Per chi non ne fosse a conoscenza, i malati oncologici hanno diritto a tutele e agevolazioni garantite dall’Inps. Vediamo quali sono nello specifico

Malati oncologi
Fonte Facebook – Blogo

I malati oncologici per ovvie ragioni hanno diritto ad una serie di servizi particolari da parte dell’Inps. Dai permessi 104, alle pensioni fino ad arrivare agli assegni di invalidità, sono molteplici a disposizione di coloro che sono alle prese con questo genere di problematiche.

La prima tutela prevista per i malati oncologici è il mantenimento del posto di lavoro per il periodo di comporto. Ai dipendenti pubblici i giorni di assenza dal lavoro per potersi curare vengono esclusi dal conteggio della malattia fruita.

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Malati oncologici, le principali tutele e agevolazioni previste dall’Inps

Andando nel dettaglio l’ormai nota legge 104/1992 riconosce oltre che ai disabili, anche ai malati oncologici la possibilità di assentarsi dal lavoro 3 giorni al mese o 2 ore al giorno (1 nel caso l’orario di lavoro sia inferiore a 6 ore). Tali periodi di assenza vengono retribuiti al 100% dall’Inps. 

Proseguendo la disamina, alla suddetta categoria di lavoratori hanno diritto ad un congedo straordinario di 30 giorni (retribuito dall’azienda), in caso di invalidità civile con capacità lavorativa ridotta a più del 50%.

Esiste inoltre la possibilità di un congedo di 2 anni (usufruibile anche ai familiari dei malati oncologici) che viene regolarmente pagato senza il rischio di perdere il lavoro.

Tra gli altri servizi a disposizione delle persone alle prese con malattie di natura oncologica, figurano anche:

  • assegno ordinario di invalidità per dipendenti privati ed autonomi che hanno maturato almeno 5 anni di contributi con riduzione capacità lavorativa non inferiore ad un terzo,
  • pensione di inabilità statale per dipendenti pubblici impossibilitati a lavorare, che abbiano almeno 5 anni di anzianità contributiva,
  • pensione di inabilità ordinaria per i lavoratori pubblici inabili permanenti con anzianità contributiva di almeno 19 anni,
  • indennità di accompagnamento, in caso sia appurata un’invalidità del 100%,
  • pensione di inabilità per dipendenti privati e autonomi iscritti all’Inps che siano in una condizione permanenti di impossibilità lavorativa,
  • esenzione ticket sanitario per le prestazioni utili al controllo delle patologie.

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