Gli esperti stoppano il Natale:”No ad aggregazioni e limitare persone a casa”

Dalla conferenza stampa dell’ISS arrivano indicazioni molto rigorose per le prossime settimane che porteranno alle festività di Natale:”Ma la velocità di trasmissione sta rallentando”.

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E’ impossibile nella situazione data pensare a Natale ad una aggregazione di affetti pensare a forma di aggregazione o raduni soprattutto di persone che provengono da regioni diverse e potenzialmente portatrici di rischi”.

Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, sembra mettere la parola fine sul dibattito sulle misure da prendere in vista delle festività natalizie ed in vista della scadenza il prossimo 3 dicembre dell’ultimo Dpcm governativo. Dibattito circa il numero massimo di persone presenti a tavola, sulla possibilità di ricongiungimenti familiari con spostamenti tra regioni anche se di diverso grado di rischio.

“Bisogna continuare a ridurre le interazioni fisiche tra le persone, bisogna evitare tutte le occasioni di aggregazioni, limitare il numero di persone presenti in casa, evitare assembramenti”, ha sottolineato Brusaferro. Inoltre, l’ISS evidenzia che l’uso della mascherina, l’igiene personale ed il distanziamento devono essere comportamenti da “adottare in modo automatico, senza oggetto di discussione, Bisogna anche rispettare le regole della quarantena e dell’isolamento”.

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Covid, gli esperti dell’ISS sul Natale:”Curva rallenta ma non allentare le misure”

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Fonte: Pixabay

Brusaferro spiega come la “velocità di trasmissione sta rallentando, l’incidenza deflette su 100mila abitanti in 14 giorni, è un aspetto importante, sta avvenendo in tutto il Paese grazie alle misure prese. Questo però non vuol dire che bisogna rallentare misure e che dobbiamo rilassarci perchè c’è un sovraccarico alto in molte regioni. La curva si sta appiattando in modo molto significativo, ma abbiamo ancora un numero di casi significativo giornaliero e se ciò non decresce molto rapidamente diventa un problema. Dieci regioni sono ancora a rischio alto, e di queste nove ancora a rischio alto da più di tre settimane”.

Per l’ISS l’unico modo per ridurre drasticamente i casi giornalieri è avere un Rt sotto l’1 averlo anche di poco sopra l’1 non fa scendere la curva:”Oggi vediamo un quadro che da un parte ci lascia una prospettiva di riduzione, ma dall’altro ci richiama ad una responsabilità a tutti i livelli per garantire rispetto delle misure ma questo impianto, che il nostro Paese sta adottando con il contributo di tutti, sta mostrando che è in grado di modellare la curva e con la flessibilità del servizio sanitario nazionale figlio della programmazione e dell’ impegno enorme a partire dai professionisti della sanità“.

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