Bonus vancanze: scatta la proroga, nuovi termini e requisiti

Il Governo, nonostante l’Italia sia divisa in zone, a seconda della gravità dell’emergenza Covid, ha deciso di prorogare il bonus vacanze.

bonus vacanze
Logo inps; fonte pixabay

Il Decreto Rilancio del 19 maggio 2020 ha introdotto, tra i tanti bonus, il bonus vancaze.

Detto bonus, al fine di incentivare il turismo in Italia, offre ai propri cittadini un contributo fino a 500 euro da utilizzare per i soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, bad and breakfast della penisola.

Deve essere speso in un’unica soluzione e può essere utilizzato da un solo componente del nucleo familiare, anche diverso dalla persona che lo ha richiesto.

L’80% del bonus viene applicato sotto forma di sconto da parte della struttura presso la quale si pernotta, mentre il restante 20% si può detrarre nella dichiarazione dei redditi dell’anno prossimo.

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Bonus vacanze: chi, quando e come richiederlo

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Fonte pixabay

Il Bonus vacanze spetta ai nuclei familiari con Isee fino a 40mila euro. Per il calcolo dell’Isee è necessaria la Dichiarazione sostitutiva unica (DSU), che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali di un nucleo familiare e ha validità dal momento della presentazione e fino al 31 dicembre successivo.

Il bonus può essere richiesto dal 1° luglio al 31 dicembre 2020 e fruito fino al 30 giugno 2021.

L’importo del bonus viene modulato secondo la numerosità del nucleo familiare:

  • 500 euro per nucleo composto da 3 o più persone
  • 300 euro da due persone
  • 150 euro da una persona.

Il bonus può essere richiesto e viene erogato esclusivamente in forma digitale. Per ottenerlo è necessario che un componente del nucleo familiare sia in possesso di un’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE 3.0 (Carta d’Identita Elettonica).

Il Bonus attribuito al nucleo familiare sarà identificato da un codice univoco, a cui sarà associato anche un QR code, che non va stampato ma va tenuto sempre a portata sul proprio smartphone, per comunicarlo all’albergatore, insieme al codice fiscale, prima di pagare il soggiorno.

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