Contributo fondo perduto centri storici: fino a 150.000 euro per le partite iva

Al via le domande per richiedere il contributo a fondo perduto per gli esercenti dei centri storici delle città colpite dal calo dei turisti stranieri causato dell’emergenza Covid-19.

centri storici
Photo by Nazim Coskun on Unsplash

C’è tempo fino al prossimo 14 gennaio 2021 per inviare le domande per accedere al contributo a fondo perduto previsto per quegli esercenti che hanno attività in luoghi che hanno visto una drastica riduzione della presenza turistica e, quindi, un forte decremento in termini di introiti.

L’Agenzia delle Entrate ha redatto una guida specifica per richiedere questo contributo. Nella guida si specifica che il contributo a fondo perduto, introdotto dal cosiddetto “Decreto Agosto”, consiste in una somma di denaro che spetta “ai titolari di partita Iva che svolgono attività commerciale o di servizi al pubblico nelle zone A ed equipollenti (centri storici) dei capoluoghi di provincia e delle città metropolitane, caratterizzati in condizioni normali da una forte presenza di turisti provenienti dai paesi esteri in rapporto ai residenti. Il contributo è commisurato alla diminuzione di fatturato subita”.

Questo contributo a fondo perduto può essere richiesto da soggetti titolari di partita Iva che svolgono attività di impresa consistente nella vendita di beni o servizi al pubblico. Chi richiede il contributo, si legge nella guida dell’Agenzia delle Entrate, deve avere contemporaneamente questi due requisiti:

“-avere la partita Iva attiva alla data del 30 giugno 2020 e non cessata alla data di
presentazione dell’istanza. Sono pertanto esclusi i soggetti che hanno aperto la partita Iva dal 1° luglio 2020 e quelli che hanno cessato la partita Iva alla data di presentazione dell’istanza.

– svolgere l’attività di vendita di beni o servizi al pubblico nelle zone A o equipollenti:

▪ dei capoluoghi di provincia che hanno registrato presenza di turisti stranieri in misura tre volte superiore ai residenti

▪ delle città metropolitane che hanno registrato presenza di turisti stranieri in misura almeno pari ai residenti”.

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Contributo fondo perduto centri storici: gli altri requisiti e quanto si può ottenere

contributo fondo perduto
Fonte: Pixabay

Sempre nella guida dell’Agenzia delle Entrate, si evidenzia anche che per ottenere l’erogazione del contributo a fondo perduto è inoltre necessario che sia presente almeno uno tra i seguenti requisiti:

“-ammontare del fatturato e dei corrispettivi ottenuto nel mese di giugno 2020 negli esercizi situati nelle zone A o equipollenti dei comuni di cui al primo requisito inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2019.
Per quanto riguarda i soggetti che svolgono autoservizi di trasporto pubblico non di linea, l’ambito territoriale di esercizio dell’attività, e quindi del fatturato e dei corrispettivi, è riferito all’intero territorio dei comuni predetti.

-inizio dell’attività in almeno uno degli esercizi ubicati nelle zone A o equipollenti dei predetti comuni a partire dal 1° luglio 2019“.

Per quantificare l’ammontare del contributo verrà applicata una diversa percentuale “alla differenza tra l’importo del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2020 e l’analogo importo del mese di giugno 2019, entrambi riferiti agli esercizi situati nelle zone A o equipollenti dei comuni elencati nel precedente paragrafo (vedi guida pratica, ndr)”.

Queste le percentuali previste:

-15%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 sono inferiori o pari a 400.000 euro

-10%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano i 400.000 euro ma non l’importo di 1.000.000 di euro

– 5%, se i ricavi e i compensi dell’anno 2019 superano 1.000.000 di euro.

Quindi, ci potrà essere un importo minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche. L’importo massimo del contributo è pari a 150.000 euro.

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