Sprechi Rai: l’inchiesta di Striscia la Notizia svela i retroscena

Continua l’inchiesta di Striscia la Notizia in merito agli sprechi Rai relativi alla creazione dei canli Rai istituzioni e Rai English.

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A giugno 2020, il Consiglio d’Amministrazione RAI ha comunicato l’ apertura di due nuovi canali del servizio pubblico: Rai Istituzioni, un canale con lo scopo di trasmettere integralmente i lavori dei due rami del Parlamento Italiano; Rai English un canale tutto in lingua inglese rivolto all’estero e utile naturalmente per raccontare il nostro Paese in Europa e nel mondo.

Il Consiglio di Amministrazione Rai ha anche scelto quali vertici, rispettivamente di Rai English e Rai Istituzioni: Fabrizio Ferragni e Luca Mazzà.

Le polemiche non sono mancante in quanto RAI Istituzioni non è altro che la copia di Rai Parlamento visto che dovrebbe trasmettere integralmente i lavori dei due rami del Parlamento Italiano.

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Sprechi Rai: che fine hanno fatto i canali Rai English e Rai Istituzioni?

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Striscia la Notizia, con una nuova inchiesta condotta da Pinuccio, si sta occupando del destino curioso che hanno fatti i canali Rai Istituzioni e Rai Ensglish.

In particolare, Rai Istituzioni è stata lanciata dall’ Amministratore Delegato Rai, Fabrizio Salin, circa un anno fa e, successivamente, il canale è stato chiuso pur non avendo mai trasmesso nulla.

Inizialmente era stato nominato come direttore di Rai Istituzioni, Fabrizio Ferragni – lo stesso a cui è stata affidata Rai English – e poi sostituito con Luca Mazzà, retribuito per dirigere un canale che aveva suscitato già in partenza polemiche sulla sua reale utilità e per il quale, sarebbe già stato speso circa un milione di euro.

Salini per arginare l’emorragia dei conti Rai propone di chiudere i canali che lui stesso ha creato poco più di un anno fa, ma che di fatto non hanno mai trasmesso niente. Massimiliano Capitanio , segretario della Commissione parlamentare di Vigilanza, risponde così alla proposta di Salini: «Rai English e Rai Istituzionale fanno parte di una programmazione Rai che non può certo essere cambiata con un comunicato stampa di Salini. C’è un preoccupante deficit, per il quale abbiamo chiesto di intervenire sulla gestione degli immobili e sul taglio di alcuni contratti faraonici. Proveranno a chiedere anche altri fondi: o si danno più soldi alla Rai o si mette mano al personale, rischiando migliaia di esuberi».

Inchiesta sprechi Rai: chi sono Fabrizio Ferragni e Luca Mazzà?

Fabrizio Ferragni, come si evince dal sito Rai, è nato a Roma nel 1958, laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1984. Inizia il proprio percorso professionale come redattore presso il quotidiano “Avvenire”, dove tra il 1980 e il 1987 è responsabile del settore scuola, poi redattore parlamentare e cronista politico.

Dal novembre 1982 all’agosto 1983 è vice-capo Ufficio Stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Tra il 1987 e il 1990 è al Tg3, dove svolge l’attività di informatore politico-parlamentare nell’ambito della redazione interni. Nel 1990 è assegnato alla redazione politica del Tg1 dove, nel marzo 1995, viene promosso caporedattore con l’incarico di realizzare servizi dal Quirinale.

Nel maggio 2019 viene assegnato alle dirette dipendenze dell’Amministratore Delegato e, nel successivo mese di luglio, gli viene affidato l’incarico di Direttore (o funzione equivalente) dell’istituendo Canale Tematico Istituzionale. Nel giugno 2020 viene nominato Direttore del Canale in lingua inglese.

E’ autore di cinque volumi e numerose pubblicazioni sul mondo del lavoro e sulla politica italiana.

Luca Mazzà, come si evince dal sito Rai, è nato a Roma nel 1962, giornalista professionista, inizia il proprio percorso professionale nelle redazioni di Ansa, Milano Finanza e Italia Oggi. Nel 1991 entra al Giornale Radio Rai in qualità di redattore e, tre anni dopo, è promosso Caposervizio nell’ambito della redazione Economico Sindacale. Nel 1995 passa al Tg3, dove è assegnato alla redazione economica. L’anno successivo gli viene riconosciuta la posizione mansionaria di Vicecaporedattore. Nel giugno 1999 è nominato responsabile della redazione Economico Sindacale del Telegiornale 3 con il riconoscimento della qualifica di Caporedattore.

Nel novembre 2018 viene nominato Direttore della testata Rai Giornale Radio, che include Gr1, Gr2, Gr3, Gr Parlamento, e Direttore di Radio1; nel maggio 2020 viene assegnato alle dirette dipendenze dell’Amministratore Delegato. Nel giugno 2020 viene nominato Responsabile del Canale Istituzionale, nell’ambito della Testata Rai Parlamento.

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