Bonus baby sitter, congedi straordinari e smart working prolungato sono solo alcune agevolazioni previste dal Governo per aiutare tutti i genitori italiani durante questa pandemia. Vediamole insieme.
Il Decreto Ristori Bis ha introdotto: bonus baby sitter.
Il Bonus Baby Sitter è un voucher da 1000 euro che dovrà essere utilizzato per sostenere le spese della baby sitter del figlio e sarà erogato direttamente dall’INPS.
ll Decreto Ristori Bis sancisce in prima battute che il voucher potrà essere erogato nei confronti delle famiglie che risiedono in zona rossa. I
Non basta, però, risiedere in zona rossa per accedere al voucher perché il Decreto Ristori Bis poni delle limitazioni:
- il divieto assoluto di utilizzare il voucher per retribuire nonni o parenti per l’attività di baby sitting.
- il divieto di beneficiare del bonus se uno dei due genitori riceve già strumenti a sostegno del reddito
Ma sono previste delle altre agevolazioni, quali?
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Essere genitori al tempo del Covid: bonus e agevolazioni del Decreto Ristori Bis
Il Decreto Ristori-bis ha introdoto un’alternativa al Bonus baby-sitter: è stata riconosciuta ad entrambi i genitori la facoltà di astenersi dalla propria mansione per l’intera durata della sospensione dell’attività didattica in presenza.
Per l’intero periodo di congedo, l’INPS eroga un’indennità pari al 50% della retribuzione prevista, calcolata secondo quanto previsto dal Testo unico delle disposizioni in materia di tutela della paternità e della maternità.
I congedi straordinari sono riconosciuti ai genitori di figli con disabilità grave accertata ai sensi della Legge 104/1992. I figli devono essere iscritti a scuole di qualunque ordine o grado, oppure frequentanti centri diurni di tipologia assistenziale, la cui attività sia stata sospesa ai sensi dei Dpcm del 24 ottobre e del 3 novembre.
Attenzione! Per garantire il 50% delle retribuzioni dei genitori in zona rossa il Governoo ha stanziato 52,1 milioni di Euro. Al superamento di questa cifra, l’INPS procederà al rigetto delle istanze.
Un’ulteriore alternativa offerta dal Governo è l’estensione dello smart working.
I beneficiari sono i lavoratori dipendenti, con a carico un figlio di età inferiore ai 14 anni che fosse stato posto in quarantena a seguito di un contatto con una persona positiva avvenuto in ambito scolastico, o duranteun’attività sportiva oppure ricreativa.
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