Trony in crisi: negozi vuoti e centinaia di lavoratori a 250 euro al mese

Centinaia di dipendenti di Trony potrebbero perdere il posto di lavoro. Sono più di 500 i lavoratori della nota catena di elettronica che di qui a breve potrebbero ritrovarsi senza un’occupazione. La vicenda è stata denunciata dalla Camera del Lavoro di Milano dopo aver preso visione del fatto che i dipendenti Trony finiranno per ricevere soltanto il 20% dello stipendio, vale a dire 250 euro mensili (o poco più).

Ma cosa sta accadendo al marchio? La causa di tutto ciò è da imputare alla crisi economica che sta attraversando il settore, aggravata soprattutto da una concorrenza che in questo specifico segmento di mercato è a dir poco efferata. Dopotutto non solo ci sono molte altre catene di elettronica sul mercato, ma c’è anche il mondo dell’e-commerce che attrae sempre più consumatori sulla scia dei bassi prezzi.

Allo stato attuale l’azienda si trova in concordato bianco, il che significa che i dipendenti percepiranno la somma che è stata decisa dal gruppo che detiene il marchio Trony fino a che non verrà trovato un acquirente disposto a rilanciare il tutto.

“La vera preoccupazione riguarda il futuro. Un mese fa si era parlato di un possibile acquirente per 15 dei punti vendita Trony, il che avrebbe consentito di partire con il risanamento dell’intero gruppo. Il fatto che fino ad ora non sia ancora pervenuta alcuna proposta concreta è per noi motivo di grande allarme”, ha detto Mirco Ceotto, segretario di Fisascat Cisl.

La situazione si sta facendo via via più grave perché oltre agli stipendi dei dipendenti ridotti all’osso, c’è da barcamenarsi anche con dei punti vendita svuotati dei prodotti da vendere: i mancati pagamenti da parte dell’azienda, infatti, hanno ovviamente bloccato fornitori e spedizionieri. E di conseguenza le vetrine si fanno via via più povere e i clienti sempre più rari. Atteso nei prossimi giorni l’incontro con il Ministero del Lavoro.

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