Condizione che consiste in un’alterazione del ritmo normale del cuore, ecco cos’è l’aritmia cardiaca, possibili cause e sintomi da non sottovalutare.
La maggior parte dei casi di aritmia, fortunatamente, non sono pericolosi. Meglio però sapere di cosa si tratta, come gestirla e sintomi. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
La salute è, senz’ombra di dubbio, la più importante risorsa a nostra disposizione. Per questo motivo è fondamentale prestare la massima attenzione a tutto ciò che facciamo, onde evitare di dover fare i conti con spiacevoli conseguenze. Un tema sempre più attuale, soprattutto considerando il fatto che gli ultimi anni sono stati segnati dal Covid.
Un periodo storico particolarmente difficile, tanto da registrare un netto aumento dei cosiddetti “panofobici”, ovvero di coloro che hanno paura di tutto. Proprio in tale ambito si invita anche a prestare attenzione altre patologie, come ad esempio l’aritmia cardiaca. Ma cos’è e quali sono le cause? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Aritmia cardiaca, cos’è e cause, i sintomi da non sottovalutare: cosa c’è da sapere
Prima di vedere in cosa consiste, è bene ricordare che nonostante l’aritmia possa destare qualche preoccupazione, la maggior parte dei casi non è pericolosa. Una volta fatta questa premessa, interesserà sapere che l’aritmia cardiaca si manifesta quando il cuore non batte con un ritmo regolare. Ovvero il battito può essere troppo rapido, ovvero tachicardia; oppure troppo lento, ovvero bradicardia. Tra le cause di questa condizioni si annoverano possibili problemi strutturali del cuore, ipertensione arteriosa, danni in seguito ad un infarto oppure l’uso di alcuni farmaci o sostanze.
Ma non solo, anche disturbi del metabolismo, come ipertiroidismo o ipotiroidismo, oppure stati di stress o ansia. I sintomi possono risultare alquanto differenti da un soggetto all’altro, in base alla tipologia di aritmia e relativa gravità. Tra questi si annoverano battito cardiaco irregolare, difficoltà respiratore e dolori al petto. I soggetti interessati possono anche avvertire un senso di stordimento o perdere coscienza.
Vi sono, inoltre, molti casi in cui in realtà non si manifestano sintomi, con l’aritmia diagnostica incidentalmente nel corso di alcuni esami medici. Una volta riconosciuto lo stato di aritmia, il relativo trattamento differisce in base alla causa e gravità. Tra i possibili trattamenti si annoverano farmaci antiaritmici, cardioversione elettrica oppure pacemaker. Ovviamente a decidere quale trattamento applicare sarà il medico in base alle condizioni del paziente.
(Le informazioni presenti in questo articolo hanno esclusivamente scopo divulgativo e riguardano studi scientifici pubblicati su riviste mediche. Pertanto, non sostituiscono il consulto del medico o dello specialista, e non devono essere considerate per formulare trattamenti o diagnosi).