Smart working e settimana corta: svolta epocale per i lavoratori | Il futuro è iniziato

Smart working e settimana corta per i lavoratori di questa azienda, dopo l’accordo siglato con i sindacati. Ecco cosa sta succedendo.

Buone notizie per i lavoratori di una nota azienda. Di recente, infatti, è stato siglato un accordo per regolare smart working, buoni pasto e settimana corta. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

lavoro in smart working
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A partire dallo smartphone, passando per i computer, fino ad arrivare al tablet, sono davvero molti gli strumenti a nostra disposizione grazie a cui poter comunicare con amici, parenti e colleghi che si trovano in ogni angolo del pianeta. Non solo per comunicazioni informali, ma anche in ambito lavorativo. In effetti si fa sempre più largo la modalità di lavoro in smart working, ormai entrata a far parte della vita di molti lavoratori.

Ebbene, proprio in tale ambito non può passare di certo inosservato l’accordo di recente siglato con i sindacati da parte di una nota azienda. Il tutto al fine di regolare smart working, buoni pasto e settimana corta. Ma cosa sta succedendo e soprattutto di quale azienda si tratta? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Smart working e settimana corta, svolta epocale per i lavoratori di questa azienda: ecco di quale si tratta

Buone notizie per i lavoratori di Intesa Sanpaolo. Il noto istituto di credito, infatti, ha di recente siglato un accordo con i sindacati per quanto concerne lo smart working e la settimana corta. Come riportato sul sito della  Fabi: “Con l’intesa raggiunta oggi dalla Fabi le altre sigle e i vertici di Cà de Sass i dipendenti del gruppo avranno a disposizione 120 giorni annui di lavoro agile, fruibili in perfetto equilibrio fra attività in presenza e da remoto, e le giornate lavorative saranno di 4×9 con diritto alla disconnessione”.

In seguito a tale accordo viene introdotta in via sperimentale, in circa 250 filiali del gruppo, la settimana corta. Quest’ultima costituita da quattro giorni di nove ore ciascuno. Un’opzione a cui si ha diritto, a parità di retribuzione, su base volontaria e compatibilmente con le esigenze tecniche, organizzative e produttive della banca. Vi è, inoltre, la possibilità di beneficiare di un’elasticità di orario in entrata. In pratica è possibile iniziare l’attività lavorativa tra le 7 e le 10 con relativo spostamento dell’orario di fine lavoro.

Questo è possibile sia in caso di lavoro in smart working che in presenza. Il lavoro in smart working, si ricorda,  inizialmente era garantito solo nelle sedi centrali. In seguito all’accordo con i sindacati verrà man mano allargato anche al resto della rete. Aumentato, inoltre, il valore del buono pasto per le giornate di lavoro agile da casa, che passa da 3 euro a 4,50 euro al giorno.

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