Tra le novità assolute del nostro tempo, in un certo senso. Il boom degli ultimi anni e una certa resistenza alle legge.
Cosa succede nel nostro paese, e non solo, quando ad un certo punto ci si vede costretti a dover spendere molti soldi al mese per seguire eventi sportivi, intrattenimento, cinema e quant’altro comodamente da casa propria? Molto semplice, l’italiano in genere si adatta a modo suo alla dinamica specifica e prova in qualche modo a superarla, raggirarla, nel verso senso dela parola. Succede che il tutto viene ad ogni modo praticato ma spendendo molto meno della metà di quanto costerebbe ufficialmente.
![stangata IPTV](https://www.contocorrenteonline.it/wp-content/uploads/2021/12/stangata-IPTV.jpg)
Niente di nuovo insomma all’orizzonte, siamo di fatto alle prese con pratiche particolarmente standard nel nostro paese. Parliamo di pirateria per quel che riguardi i grandi network di intrattenimento, qualcosa che di fatto esiste da sempre, da molto prima che il tutto diventasse in qualche modo “di massa”.
Prima le strade erano altre e chiaramente anche gli interessi di gravitava e gravita ancora intorno a questo specifico mondo. Anni fa la possibilità di guardare praticamente gratis eventi live di natura sportiva e non solo, film, documentari e quant’altro era certo aperta a tutti, ma forse non concepita a livello di “affluenza” come oggi.
Al giorno d’oggi infatti la qualità è di gran lunga migliore rispetto a prima, i costi sono molto bassi, parliamo di circa 100 euro per un decoder capace di trasmettere dietro pagamento di 10 euro mensili in media, spesso anche 8 euro o addirittura 6, per intenderci, qualsiasi tipo di evento o programma a pagamento.
Questa è l’IPTV, volgarmente definita “pezzotto”. Un sistema che consente in alcuni casi, quando si ha la possibilità di avere una smart tv di fare anche a meno del decoder e quindi di risparmiare ulteriormente. In quel caso, tutto avviene tramite una app, segnalata dall’installatore, per cosi dire.
Un business davvero incredibile che tiene incollati alla tv milioni e milioni di italiani dietro il pagamento di pochissimi euro al mese. Di recente una grande operazione portata avanti da Guardia di Finanza e non solo ha smantellato una rete abbastanza grande impegnata a inviare il segnale dell’IPTV in ogni parte del paese. Nonostante questo, però il fenomeno continua.
Iptv, scatta l’allerta: i fruitori del “sevizio” in questione però rischiano grosso
Sky, Dazn, Netflix, Prime Video e Disney+ e tanto altro ancora. Tutto insomma a disposizione del cliente per pochi euro al mese. Un giro d’affari stimato in centinaia di milioni all’anno e utenti che forse non hanno ancora compreso quanto potrebbero rischiare qualora si venisse intercettati.
La legge, sotto questo punto di vista è abbastanza chiara. Multe salatissime qualora si venisse in qualche modo scoperti, da 2.582 euro fino ad arrivare a 25.822 euro. Inoltre per questo tipo di reato si potrebbe rischiare il carcere dai 6 mesi ai 3 anni. Siamo davvero sicuri che valga la pensa di rischiare di fronte a un simile ipotetico scenario? Per ora i molti cittadini coinvolti sembra siano disposti a correre questo rischio. Per il prossimo futuro, magari, chissà.