Buoni fruttiferi postali, i preferiti degli italiani tornano alla ribalta: le certezze

Il buono fruttifero postale è certamente tra i prodotti di natura finanziaria più apprezzati in assoluto dai cittadini italiani.

Il problema, l’esigenza spesso dei cittadini, di qualsiasi paese è sempre stato quello dell’individuare la migliore forma possibile di risparmio, per ogni evenienza. Oggi più che mai quell’antica per l’appunto esigenza si ripropone, forse più pressante che mai. Ecco allora che tornano forti certi immagini, certe abitudini, specifiche necessità anche e soprattutto di semplice gestione.

Buono fruttifero postale
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Niente di particolarmente nuovo, stando a quelle che sono le sensazioni degli italiani in merito alle proprie preferenze di investimento. Il prodotto che più di tutti forse sta a cuore è senza dubbio il buono fruttifero. Utilizzato negli anni, anzi si potrebbe dire nei decenni per provvedere a tenere da parte per se e non solo un gruzzoletto in vista del futuro.

Quanto può influire la natura stessa dello strumento di risparmio su quello che poi di fatto diventa il gradimento rispetto allo specifico prodotto. Ovviamente tantissimo. La risposta possiamo riscontrarla in questi ultimi mesi con il ritorno forte di un prodotto che ha rappresentato la quinta essenza del risparmio. Comodo, semplice assolutamente accessibile a tutti.

Poste Italiane negli anni ha chiaramente ampliato la gamma di prodotti inerenti al concetto di risparmio. Tra questi, come giusto che fosse, troviamo anche il buono fruttifero, che varia forma in alcuni casi ma non di certo natura. Il risultato è che oggi questo strumento tanto apprezzato in passato torna ad essere in assoluto quello preferito dagli italiani in materia di risparmio.

Buoni fruttiferi postali, i preferiti degli italiani tornano alla ribalta: come funziona il prodotto

Innanzitutto è giusto precisare che il buono fruttifero è si distribuito da Poste Italiane ma di fatto è emesso e garantito dalla Cassa depositi e prestiti. Alla fine del percorso stabilito, alla scadenza insomma dello stesso buono, il cittadino si ritroverà ad incassare l’intero capitale investito più la quota interessi maturata. Una operazione di certo assolutamente conveniente.

Oggi inoltre Poste Italiane, con uno sguardo sempre attento al futuro e certo al nostro presente propone forme non fisiche, per intenderci, di buono. Il tutto si svolge in rete, chiaramente, cosi come avviene, per dire, anche nel caso del libretto postale. L’investimento e la gestione dello stesso possono quindi, inoltre, essere, costantemente monitorati attraverso gli appositi strumenti.

In ogni caso la soluzione preferita dai cittadini è quella a breve, medio termine. I recenti problemi riscontrati dall’azienda nei confronti di investitori che avevano sottoscritto buoni trentennali e si sono ritrovati con quote d’interesse non proporzionate, spinge ancora di più ad immaginare modalità di investimento di natura più breve. Investire, magari somme di denaro non troppo consistenti per durate altrettanto poco imponenti, per intenderci.

Il risultato è magari un profitto definibile non altissimo ma in ogni caso certo. Investire, mettere da parte soldi per il futuro, per se o magari per i propri figli è oggi più che mai qualcosa di assolutamente necessario. Trovare le giuste soluzioni è quello al quale di fatto ambiscono gli stessi cittadini. I risultati sono più che mai entusiasmanti.

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