Pignoramento, cosa succede se il debitore non ha nulla: la risposta non è scontata

Attenzione, cosa rischia una persona soggetta a pignoramento ma che risulta nullatenente? Ebbene, la risposta non è scontata.

Luogo comune vuole che chi non ha niente non deve temere nulla anche in presenza di debiti pregressi. Ma è davvero così? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

ragazzo con in mano portafoglio vuoto
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A partire dal Covid fino ad arrivare all’aumento generale dei prezzi, sono molti purtroppo i fattori che hanno un impatto negativo sulle nostre esistenze dal punto di vista sia delle relazioni sociali che economiche. Fronteggiare le varie spese risulta per molti sempre più difficile, con un numero crescente di famiglie che non riesce ad arrivare alla fine del mese.

A peggiorare la situazione ci si mette il timore di dover fare i conti con le conseguenze derivanti da alcuni debiti pregressi, come ad esempio il possibile pignoramento. Proprio soffermandosi su quest’ultimo sono in molti a chiedersi cosa succede se il debitore non ha nulla. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Pignoramento, cosa succede se il debitore non ha nulla: ecco come funziona

Il pignoramento ha luogo nel momento in cui una persona non paga i propri debiti. Questo per permettere al creditore di vedersi restituire quanto precedentemente dato. Ma cosa succede se il debitore non ha nulla? Ebbene, a tal proposito è bene ricordare che, a differenza di quanto si possa pensare, i nullatenenti non sono necessariamente persone senza beni.

Si tratta bensì di soggetti le cui disponibilità economiche e patrimoniali non possano essere intaccate per nessun motivo, nemmeno in presenza di debiti. Se tutto questo non bastasse, sono considerati nullatenenti anche coloro che nel proprio immobile non presentano oggetti di valore.

Vi sono d’altronde molti oggetti che non possono essere in alcun caso pignorati, in quanto considerati indispensabili a garantire una vita dignitosa al debitore.  Tra questi si citano ad esempio il frigorifero, la cucina, il letto, ma anche vestiti, tavoli e cibo. Fanno eccezione eventuali oggetto di pregio. Non possono essere pignorati nemmeno gli oggetti strumentali utili allo svolgimento di un’attività lavorativa e la prima casa.

Di primo acchito, quindi, sembra che chi non ha nulla non deve temere niente. Nella realtà dei fatti, però, non è sempre così. Come riportato su Informazione Oggi, infatti, la Legge stabilisce che nel caso in cui il debitore non disponga di beni pignorabili diventerebbero pignorabili la prima casa di proprietà, i soldi detenuti all’estero e quelli eventualmente versati su carte prepagate.

Ma non solo, anche il 50% dei beni del coniuge se in comunione dei beni. In assenza anche di quest’ultimi beni, il pignoramento non può avere luogo. Il creditore, quindi, non può fare altro che effettuare ulteriori controlli per cercare di scoprire se il proprio debitore abbia nascosto dei soldi.

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