Pensione, uscita dal mondo del lavoro sempre più lontana: scenario da incubo

Brutte notizie per molti lavoratori che rischiano di dover attendere ancora un bel po’ di tempo prima di poter andare in pensione. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Scenario da incubo per il sistema pensionistico nostrano, con molti lavoratori che rischiano di dover fare i conti con requisiti ancora più stringenti per andare in pensione. Ma cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

pensione scritta su un vaso, sveglia, calcolatrice e delle monete
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Il lavoro nobilita l’uomo, in quanto ci consente di ottenere il denaro necessario per riuscire ad acquistare i vari beni e servizi di nostro gradimento. Allo stesso tempo non si può negare il fatto che i vari impegni e scadenze da rispettare finiscano per rivelarsi, spesso, anche fonte di problemi. Per questo motivo non stupisce che siano in tanti a non vedere l’ora di poter andare finalmente in pensione.

Per accedere al trattamento pensionistico, come ben noto, bisogna essere in possesso di determinati requisiti, sia per quanto concerne l’aspetto anagrafico che contributivo. Proprio tali requisiti, nel corso del 2024, potrebbero rivelarsi ancora più stringenti. Ma cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Pensione, uscita dal mondo del lavoro sempre più lontana: cosa c’è da aspettarsi

Andare in pensione è un traguardo molto importante della propria vita. Dopo aver trascorso anni alle prese con i vari impegni lavorativi è possibile finalmente staccare la spina e dedicarsi ai propri interessi. A proposito di tale trattamento, abbiamo già visto cosa potrebbe accadere se un giorno dovessero finire i soldi per pagare i pensionati. Uno scenario da incubo, che potrebbe manifestarsi sotto diverse forme.

Tra queste la possibilità che già nel corso del 2024 andare in pensione possa presentare dei requisiti ancora più stringenti. Per capire in cosa si rischia di imbattersi, è bene ricordare che per poter accedere alla pensione di vecchiaia bisogna avere almeno 67 anni di età e 20 anni di contributi. Nel caso in cui si tratti di lavoratori che non hanno versato contributi prima del 1° gennaio 1996, però, questi due requisiti non sono sufficienti.

Per poter accedere alla pensione di vecchiaia, infatti, bisogna rispettare anche un terzo requisito, ovvero l’importo dell’assegno deve essere superiore di 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. Tale discorso vale anche per la pensione anticipata riservata ai contributivi puri. In quest’ultimo caso bisogna avere 64 anni di età, 20 anni di contributi e una pensione pari a 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale.

Pensione, uscita dal mondo del lavoro sempre più lontana a causa dell’inflazione

In assenza di questo terzo importante requisito, l’istituto nazionale della previdenza sociale non riconosce la pensione di vecchiaia e nemmeno quella anticipata. Considerando che l’assegno sociale è soggetto a rivalutazione annua, è facile intuire come l’anno prossimo potrebbero essere in molti a non poter andare in pensione.

L‘inflazione, purtroppo, continua a crescere e di conseguenza aumenterà la soglia del requisito economico da rispettare per poter andare in pensione. Al momento comunque, è bene sottolineare, si tratta solo di ipotesi. Non resta che attendere eventuali interventi ad hoc da parte del governo per sapere quali saranno effettivamente i requisiti richiesti per andare in pensione.

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