Busta paga, come calcolare lo stipendio netto: le regole che non ti aspetti

Occhio alla busta paga: come calcolare lo stipendio netto? Ecco si seguito le regole che non ti aspetti.

Calcolare lo stipendio netto partendo dalla retribuzione lorda è sicuramente possibile. Ma come fare? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

ragazzo con busta paga
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Il lavoro ricopre senz’ombra di dubbio un ruolo importante nella nostra vita in quanto ci permette di attingere a quella fonte di soldi necessaria per riuscire a fronteggiare le varie spese della vita quotidiana. Non crea stupore quindi che siano in tanti a volgere un occhio di riguardo alla busta paga e ad attenderla con impazienza ogni mese.

Stando ad un recente studio, d’altronde, il benessere mentale aumenta all’aumentare del reddito. A tal proposito abbiamo visto quanto bisognerebbe guadagnare nel nostro Paese per essere felici. Oggi, invece, vedremo assieme come fare a calcolare lo stipendio netto. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Busta paga, come calcolare lo stipendio netto, le regole che non ti aspetti: cosa c’è da sapere

Diverse sono le variabili che vanno a determinare l’importo netto della busta paga. Tra queste si annovera il numero di ore lavorate. A tal proposito si ricorda che lo stipendio lordo mensile dipende dalla tariffa oraria applicata dal contratto nazionale di riferimento, in base al proprio tipo di lavoro e livello di inquadramento.

Una volta determinata la tariffa, bisogna moltiplicarla per il numero delle ore lavorate nel mese, più eventuali ore di straordinario. Soffermandosi su quest’ultime, si deve prendere in considerazione cosa dice il contratto di riferimento per sapere qual è la maggiorazione applicabile a seconda che si tratti di straordinario festivo, feriale, diurno o notturno.

In questo modo è possibile determinare come le ore di straordinario contribuiscano alla determinazione dello stipendio netto. Ad incidere su quest’ultimo si annoverano alcuni voci in particolare, come ad esempio le trattenute ai fini fiscali e previdenziali al lavoratore. Tra queste si ricordano i contributi Inps, Irpef e addizionali regionali e comunali. Ovviamente l’importo netto risulterà differente a seconda del fatto che si usufruisca o meno di ore di permessi, ferie o malattie.

Ma non solo, ad incidere sul valore finale sono anche alcune voci che permettono di aumentare lo stipendio. Tra questi si citano eventuali rimborsi, diarie per missioni all’esterno, bonus e detrazioni. Una volta stabilite quali siano le varie trattenute e integrazioni, è possibile effettuare gli opportuni calcoli e stabilire la retribuzione netta. In caso di dubbi, comunque, è opportuno leggere attentamente la propria busta paga, tenendo conto delle varie voci ivi presenti.

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