Una dopo l’altra arrivano con eccessiva frequenza nuove modalità di truffa a terrorizzare i cittadini italiani.
Situazioni al limite del surreale, nella maggior parte dei casi. Eventi inspiegabili in alcuni casi che a volte non riescono ad essere concreti anche quando risultano ormai compiuti. L’utente nella maggior parte dei casi rischia ogni giorno di finire in giri che potrebbero causargli danni di non poco conto. La prevenzione, a volte, o forse in questi casi sempre, resta l’unica risposta.
Siamo abituati a tutto ormai, da utenti della rete da utilizzatori selvaggi di app e software siamo praticamente abituati a ogni cosa. Nessuno, è immaginabile ipotizzare può dire di non essersi mai trovato imbrigliato in una decisione da prendere in merito a un messaggio palesemente truffaldino.
L’incertezza nasce proprio dalla consapevolezza a volte. Si lotta interiormente con il “e se fosse vero?”. Nel caso in cui, per esempio, ci viene comunicato di un premio vinto per un concorso al quale nemmeno ricordiamo di aver partecipato, il dubbio che tutto possa essere vero assale sempre la potenziale vittima e spesso in quel frangente si commette l’errore.
In alcuni casi, la truffa va ben oltre, si sviluppa attraverso dinamiche e ipotetiche reazioni completamente diverse. Pensiamo al finto blocco del conto corrente, per esempio. Pensiamo al pacco da consegnare che in realtà non esiste ma comunque crea apprensione.
Di recente, poi, una nuova truffa sta letteralmente gettando nel panico gli italiani. Si materializza attraverso WhatsApp con un messaggio che apparentemente sembra inviato da un figlio alla propria madre in cui si comunica il cambio di numero di telefono del ragazzo ipotetico.
Whatsapp, ignorate le richieste dei vostri figli: la Polizia Postale consiglia
La prevenzione, si diceva, proprio quello che la Polizia Postale, destinataria di tutte le segnalazioni di truffe e raggiri da parte dei cittadini, prova in qualche modo a diffondere. Attraverso i propri canali web, infatti, di recente circolano i seguenti consigli, da seguire sempre alla lettera per evitare spiacevoli situazioni:
“Se ricevi un messaggio da tuo figlio – segnala la Polizia Postale – che ti avvisa di aver rotto il telefono e ti chiede di salvare il suo nuovo numero tra i contatti della rubrica potrebbe trattarsi di una truffa. Al primo messaggio seguiranno richieste insolite di denaro, la ricarica di una carta prepagata, le credenziali per accedere al conto corrente“. Il tutto appare abbastanza chiaro, insomma.
“Non rispondere al messaggio – si consiglia – cancella la conversazione e, se lo hai salvato, elimina il numero dalla rubrica. È consigliabile, poi, attivare la verifica in due passaggi disponibile nell’area impostazioni – account dell’app che ci permette di inserire un codice personale a sei cifre, che il sistema ci richiede al primo accesso e per tutte le operazioni di modifica che andremo a effettuare sul nostro profilo”. La prevenzione, può rappresentare l’unica arma contro i tentativi ormai continui da parte di malintenzionati senza alcuno scrupolo.
Situazioni spesso davvero inverosimili che rischiano di portare lo stesso cittadino verso episodi di sicuro disagio. Difendersi, insomma, è più che mai un dovere.