Reddito di cittadinanza, c’è chi ha diritto a un bonus di 480 euro: come funziona

Buone notizie per molti percettori del reddito di cittadinanza che hanno diritto, in determinati casi, ad un bonus annuale da 480 euro. Ecco in cosa consiste.

Misura spesso al centro delle polemiche, interesserà sapere che i percettori del reddito di cittadinanza hanno diritto in determinati casi a un’entrata extra pari a 40 euro al mese, ovvero 480 euro l’anno. Ma per quale motivo e in cosa consiste? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Spesa settimanale, istruzione dei figli, vestiti, regali ai nipoti, caffè al bar, caro carburante, bollette di luce e gas e tanto altro ancora. Sono davvero molti i costi da dover puntualmente sostenere e che hanno un peso non indifferente sulle nostre tasche. Se tutto questo non bastasse, a peggiorare la situazione ci si mette l’aumento dei prezzi degli ultimi mesi che va a ridurre il nostro potere di acquisto.

Un contesto particolarmente complicato, quello in cui ci ritroviamo a vivere, che vede un numero crescente di persone non riuscire più ad arrivare alla fine del mese. Per questo motivo è bene restare sempre aggiornati e non farsi scappare eventuali bonus e agevolazioni a cui si ha diritto.

A tal proposito, ad esempio, interesserà sapere che i percettori del reddito di cittadinanza hanno diritto in determinati casi a un’entrata extra pari a ben 40 euro al mese, ovvero 480 euro l’anno. Ma per quale motivo e soprattutto in cosa consiste? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Reddito di cittadinanza, c’è chi ha diritto a un bonus di 480 euro: tutto quello che c’è da sapere

I percettori del reddito di cittadinanza sanno bene che vi sono alcuni aiuti messi in campo dal governo che non sono cumulabili con il reddito di cittadinanza. Tra questi, ad esempio, si annoverano l’assegno sociale e la Naspi. Ma cosa pensereste se vi dicessimo che vi è una prestazione che non va a ridurre l’importo del sussidio targato Movimento 5 Stelle, bensì permette di ottenere un’entrata aggiuntiva?

Ebbene sì, è proprio così. Si tratta della Carta acquisti che è stata confermata anche per l’anno 2023. Ad averne diritto, però, è bene sottolineare, sono solo determinati soggetti in possesso di determinati requisiti. Per questo motivo non è detto, in realtà, che tutti i percettori del reddito di cittadinanza possano beneficiare di tale entrata extra. Ma come funziona? Per capire meglio chi ne ha diritto soffermiamoci sui requisiti.

Carta Acquisti 2023: i requisiti

Meglio nota con il termine Social Card, la carta acquisti ha fatto il suo debutto a giugno del 2008 con lo scopo di garantire un valido sostegno alle persone economicamente più disagiate. Questo attraverso l’erogazione di una ricarica bimestrale da 80 euro, ovvero 40 euro al mese. Un aiuto indubbiamente molto utile, che viene erogato solo alle persone in possesso dei seguenti requisiti:

  • Genitori con bambini di età inferiore a 3 anni e persone con più di 65 anni che presentano un Isee inferiore a quota 7.640,18 euro. Per coloro che hanno un’età superiore a 70 anni, invece, l’importo complessivo dei redditi percepiti deve essere inferiore a quota 10.186,91 euro.
  • Non bisogna possedere più di un autoveicolo;
  • Non si deve risultare intestatari di più del 25% di immobili ad uso abitativo o di più del 10% di immobili ad uso non abitativo.

Reddito di cittadinanza e carta acquisti: occhio alle caratteristiche

I requisiti per beneficiare della Carta acquisti, come è facile notare, sono più stringenti rispetto a quelli richiesti per ottenere il reddito di cittadinanza. Basti pensare che in quest’ultimo caso il limite Isee da rispettare è pari a 9.360 euro. Se poi si considera anche il requisito anagrafico, ovvero la presenza di minori fino a tre anni o persone over 65, ecco che la cerchia si stringe ulteriormente.

I soggetti che rientrano nei parametri richiesti per beneficiare della carta acquisti, però, possono tirare di certo un sospiro di sollievo. Questo perché possono beneficiare di una somma di denaro in più a propria disposizione, grazie alla quale poter pagare diversi beni di prima necessità. A tal proposito si ricorda che la Social Card può essere utilizzata solamente presso esercizi commerciali autorizzati, come supermercati, negozi alimentari, così come farmacie e parafarmacie. Ma non solo, può essere usata anche per pagare ad esempio le bollette delle utenze domestiche.

Un aspetto che non passa di certo inosservato, perché mostra come il campo di azione della Social Card sia più limitato. Il reddito di cittadinanza, infatti, può essere utilizzato anche in altri contesti, come ad esempio abbigliamento o fare il rifornimento di carburante. Si ricorda, inoltre, che a differenza del sussidio targato Movimento 5 Stelle, l’importo accreditato sulla carta acquisti non può essere prelevato nemmeno per una piccola somma di denaro.

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