Truffe, dallo specchietto all’orologio il passo è breve: occhio a chi toccate

La moda del momento, l’allarme arriva direttamente da Roma. Al centro di tutto una storia ampiamente già vista.

Nel nostro paese monta più che mai deciso il fenomeno della truffa. Che si tratti di situazioni riscontrabili esclusivamente online o meno, poco importa. Ciò che conta, in questa fase è che il fenomeno esiste e porta sempre, nuovi maggiori rischi agli italiani. In linea di massima, attraverso le cronache di ogni giorno, riusciamo a comprendere di cosa si parla, ma nonostante ciò sempre più spesso si rischia di rimanere vittima di tali dinamiche tutt’altro che onorevoli.

Truffa orologio auto
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Quante volte abbiamo sentito parlare della truffa dello specchietto? Nella maggior parte dei casi è giusto immaginare che si tratta di uno dei raggiri maggiormente praticati e per questo raccontati in assoluto. Nello stesso tempo, poi, ci troviamo di fonte a una delle truffe più subdole e ciniche in assoluto. Il tutto si compie attraverso un sottile gioco di ambiguità, per intenderci, che è figlio, si può dire, di qualsiasi pratica di origine truffaldina.

In linea di massima, il raggiro in questione si svolge nel seguente modo. Ci troviamo in strada. Numerose le automobili che quindi possono passare accanto alla nostra. Ad un certo punto sentiremo dei colpettini contro la carrozzeria della nostra vettura, in genere sassi lanciati dai malintenzionati che hanno di fatto individuato la propria vittima. A quel punto il truffatore si paleserà e chiederà di accostare alludendo a uno specifico danno.

Una volta fermi, lo stesso truffatore ci indicherà il proprio specchietto, di fatto, danneggiato, e chiederà dei soldi per ripararlo per evitare di coinvolgere le assicurazioni e andare quindi incontro a problemi molto più fastidiosi. In genere, quindi, di parla di una vera e propria estorsione. Il soggetto truffato, per niente convinto di quanto accaduto, nonostante tutto nella maggior parte dei casi paga, spesso 50 euro o anche di più, per non avere future seccature.

Non è questo chiaramente l’unico caso in cui un tentativo di truffa si compie a bordo di una automobile. Pensiamo alla truffa delle ruote sgonfie, per esempio, in cui il truffatore provvede a sgonfiare le ruote dell’auto della vittima per poi segnalare la cosa. A quel punto mentre il malcapitato sarà intento a cambiare la gomma, il truffatore provvederà a svaligiargli nel minor tempo possibile la stessa automobile da qualsiasi bene di valore.

Stesso discorso, poi, per quel che riguarda buste della spesa e chiavi di casa. In queste tipologie di truffa, il sistema appare sempre lo stesso. Si offre aiuto a chi magari ha troppe buste da spesa tra le mani, magari per sistemarle in auto, e quindi successivamente derubarlo, oppure si finge di aver trovato delle chiavi e si distrarre la vittima sempre con l’intento, successivamente di ripulirgli l’auto da qualsiasi oggetto di valore. Poi, cosi come riscontrato negli ultimi giorni a Roma, c’è la truffa dell’orologio. Scopriamo di cosa si tratta.

Truffe, dallo specchietto all’orologio il passo è breve: diffuso l’identikit del malintenzionato

Il raggiro del momento è stato segnalato con particolare continuità in zona Prati a Roma. Le forze dell’ordine alle quali le varie vittime si sono rivolte hanno anche diffuso una sorta di identikit del malintenzionato protagonista del raggiro in questione: “giovane, magrolino, accento napoletano con barbetta o baffi, secondo il periodo”. L’allarme viene lanciato, in questo caso, inoltre dall’avvocato Eleonora Piraino, essa stessa vittima di un tentativo di truffa attraverso l’escamotage in questione.

Oggi alle 16:55 mentre transitavo su viale Mazzini con la macchina hanno tentato di farmi la truffa dell’orologio rotto – ha dichiarato l’avvocato qualche giorno fa –  una botta alla macchina, dallo specchietto vedo un ragazzo che sbraccia, mi fermo ma non scendo, apro un po’ il finestrino e il ragazzo che mi raggiunge correndo mi dice che l’ho toccato con la macchina e che gli ho rotto l’orologio“. La tecnica insomma ha molta familiarità con le altre descritte in precedenza.

Il ragazzo – aggiunge l’avvocato – sostiene che aveva un testimone e che più giù c’erano anche i vigili. Quando gli ho detto di andare a chiamarli si è volatilizzato, non so se perché ha visto che avevo una bambina in macchina o che non avevo la borsa. Dopo ho fatto diversi giri con la macchina per vedere se lo incontravo di nuovo per chiamare le Forze dell’ordine, ma niente, sparito nel nulla”. La lucidità della donna, per fortuna, ha evitato il peggio.

Nello specifico è stato rilevato che le strade più “battute” dai malintenzionati in merito a questa specifica truffa sono viale Mazzini, via Silvio Pellico, ma anche in viale Giulio Cesare. La frase esclamata dal truffatore in questione sarebbe all’inizio la seguente, cosi come rivelato da una ulteriore vittima: “Mi hai preso al braccio, guarda mi hai rotto l’orologio”. Inoltre, cosi come anticipato, la descrizione dello stesso malintenzionato sarebbe la seguente, sempre come raccontato da vittime dell’operazione truffaldina: “E’ magro e nervoso, bassino, capelli lunghi neri legati, etnia indefinita anche se parla italiano”, racconta un altra vittima anche lei riuscita a sfuggire al raggiro”.

Sempre a Roma sventato un tentativo di raggiro con la già citata truffa dello specchietto. Vittima un 70enne, in Via Palmiro Togliatti, che per fortuna con estrema lucidità, anche in questo caso, è riuscito a sventare il “colpo” ai suoi stessi danni. Decisivo, poi, il successivo intervento dei Carabinieri. I due truffatori avevano accusato l’uomo di avergli urtato la vettura e di conseguenza chiedevano in cambio un risarcimento in denaro stabilito al momento.

Il 70enne si è però rifiutato di pagare e a subito intercettato una pattuglia dei Carabinieri, al quale ha denunciato l’accaduto. I militari, partiti alla caccia dei truffatori sono riusciti poi a rintracciarli nelle vicinanze del luogo dell’ incidente presunto. I due fermati sono due romani di 32 e 69 anni, denunciati per i reati di tentata truffa e possesso d’armi e oggetti atti ad offendere.

La situazione insomma non è certo delle migliori. I truffatori spesso agiscono indisturbati e non sempre è semplice fermarli. Massima allerta dunque, in ogni caso. Occhi sempre vigili e mai fidarsi di ciò che può apparire come la comune, potenziale, realtà.

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