Quota 103, guida alla misura sperimentale attiva nel 2023

Quota 103 è lo scivolo pensionistico sperimentate attivo nel 2023. Scopriamo chi può lasciare il lavoro e a quali condizioni.

La circolare 27/2023 spiega nei dettagli Quota 103, la misura di pensionamento introdotta dalla Legge di Bilancio 2023.

Quota 103 come funziona
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Come andare in pensione in Italia? I possibili scivoli sono diversi ma ognuno presuppone requisiti da rispettare e paletti da considerare. Come forme strutturali citiamo la pensione di vecchiaia, la pensione per precoci e la pensione anticipata ordinaria. Presuppongono un’età avanzata – 67 anni per la pensione di vecchiaia – oppure un numero di contributi elevato – tra 41 e 41 anni. Non sono, dunque, alla portata di chi vorrebbe lasciare presto il mondo del lavoro, per esempio a 62 anni. Rimangono, poi, l’APE Sociale e Opzione Donna ma le categorie di cittadini a cui sono destinate le misure sono limitate. Ci sono altri escamotage per il pensionamento con pochi anni di contributi, ad esempio, e infine c’è Quota 103. Introdotta dalla Legge di Bilancio dell’anno in corso la nuova Quota consente il pensionamento a 62 anni di età con 41 di contribuzione maturata.

Quota 103, a chi è destinata e come funziona

La misura è richiedibile dagli iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria e alle forme esclusive e sostitutive nonché per gli iscritti alla Gestione Separata. Non possono accedervi il personale delle Forze di Polizia, Forze Armate, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco e Guardia di Finanza.

I requisiti devono essere soddisfatti entro il 31 dicembre 2023. Una volta maturati, per la cristallizzazione del diritto sarà possibile lasciare il lavoro anche dopo il 2023 (entro il compimento dei 67 anni). L’importo del trattamento dovrà essere inferiore a cinque volte il trattamento minimo. Significa che la quota eccedente i 2.818,70 euro lordi mensili si riceverà solamente una volta maturati i requisiti della pensione di vecchiaia.

Invio della domanda e finestre di decorrenza

Sul portale dell’INPS è già disponibile la domanda per la pensione anticipata flessibile Quota 103. Il trattamento si potrà ottenere trascorsi tre mesi dalla maturazione dei requisiti se dipendente del settore privato e sei mesi se lavoratore pubblico. Le finestre specifiche sono

  • per i privati il 1° aprile avendo maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2022 oppure con decorrenza differita di tre mesi per chi maturerà i requisiti entro il 31 dicembre 2023,
  • il 1° agosto per i lavoratori pubblici avendo maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2022 oppure con decorrenza differita di sei mesi per chi maturerà i requisiti entro il 31 dicembre 2023,
  • per i lavoratori del settore scolastico e AFAM il 1° settembre e il 1° novembre.

Chi va in pensione con Quota 103 deve sapere che il Tfs o Tfr spetterà unicamente al momento del raggiungimento virtuale della pensione anticipata ordinaria (41 anni e dieci mesi di contributi per le donne e 42 anni e dieci mesi per gli uomini) oppure della pensione di vecchiaia.

Cumulabilità con redditi da lavoro

Dalla decorrenza di Quota 103 alla data di conseguimento del requisito di accesso alla pensione di vecchiaia non è possibile cumulare il trattamento con redditi da lavoro dipendente o autonomo (a meno che i redditi da lavoro autonomo non siano inferiori a 5 mila euro lordi all’anno). Sono ammesse due sole eccezioni

  • un numero non superiore alle 45 giornate annuali di compenso per lavoro subordinato occasionale a tempo determinato
  • il compenso per incarichi di lavoro autonomo e di collaborazione continuativa e coordinativa per fronteggiare l’emergenza pandemica da Covid 19.
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