Concorso per lavorare all’Ospedale Cardarelli: il deserto

Una vicenda che ha dell’incredibile. Di questi tempi, trovare un lavoro dovrebbe essere l’obbiettivo di chiunque, e invece.

La situazione attuale, nonostante le evidenti difficoltà che si possono riscontrare praticamente in ogni contesto del nostro quotidiano, riserva delle sorprese che potremmo certo definire amare. Prendiamo in considerazione il mondo del lavoro. In quanti, oggi, vorrebbero un impiego fisso, con tutte le garanzie del caso, condizioni di prim’ordine e quant’altro. Purtroppo però, in alcuni casi la realtà dei fatti è ben diversa.

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In questo momento, cosi come anticipato, la situazione che riguarda il mondo del lavoro mostra dei timidi segnali di ripresa, quantomeno per quel che riguarda le aperture, chiamiamole in questo modo, da parte delle grandi aziende nei confronti di quanti, in effetti sognano una nuova collocazione. Lo scenario, dunque si fa potenzialmente interessante.

Negli ultimi mesi abbiamo assistito a numerosi segnali da parte di contesti rinomati sia per quel che riguarda il settore pubblico che per quel che concerne il privato. Trenitalia, Italo, Poste Italiane, praticamente ogni store italiano o meno, parliamo di grande distribuzione ma anche di indirizzo di vendita specifico. Per non parlare poi di Ministeri, Comuni, enti pubblici vari, Inps, Agenzia delle Entrate, corpi armati e quant’altro.

La situazione insomma sembra essere assolutamente cambiata, sia per quanti risultano al momento inoccupati che per quelli che un lavoro magari ce l’hanno ma sognano condizioni generali migliori. In alcuni casi però le cose non vanno propriamente cosi come ci si può aspettare. Il caso dell’Ospedale Cardarelli di Napoli ha fatto parlare di se nei giorni scorsi per una serie di eventi legati ad un pubblico concorso, che ha lasciato davvero tutti o quasi a bocca aperta.

Oltre seicento candidati al concorso in questione. I presenti, alla fine sono però soltanto 115. Geometri e informatici, i profili richiesti attraverso il bando specifico. Alla fine a presentarsi per la prova scritta sarà di fatto il 17% dei candidati iniziali. Le motivazioni, in merito non sono al momento chiare. Parliamo di impieghi che potenzialmente assicurano uno stipendio medio di 1200 euro al mese. Non proprio le peggiori condizioni di questo mondo insomma.

Il concorso all’Ospedalle Cardarelli è un fallimento: la posizione dell’azienda ospedaliera

Cosi come ribadito in precedenza, il concorso in questione riguardava la ricerca di profili in possesso di diploma di scuola media superiore per le posizioni di informatici e geometri. I posti a disposizione, cosi come in molti casi, non erano certo tantissimi. In ogni caso, però il discorso legato alla futura graduatoria avrebbe potuto favorire numerosi candidati. Le date fissate per lo stesso concorso erano quelle dell’8 e 9 marzo.

Solo il 17% dei candidati ha preso di fatto parte alle prove selettive. Uno scenario che ha letteralmente colpito non solo l’azienda stessa ma di fatto l’opinione pubblica, tutta. Stiamo parlando della più grande realtà ospedaliera del Mezzogiorno. Il fatto ha spinto la stessa dirigenza a diffondere uno specifico comunicato stampa in cui si prende atto di quanto accaduto e di passare quindi a decisioni stringenti considerato l’andamento dell’intera operazione.

Il concorso di Assistente Tecnico Informatico – si legge nella nota –  aveva visto la candidatura di 211 persone, ma alla prova scritta effettuata nella giornata di ieri si erano presentati in appena 36.Nella giornata di oggi, invece, si è tenuta la prova scritta per il concorso a tempo indeterminato di Assistente Tecnico Geometra; in questo caso i candidati erano 440 ma i partecipanti sono stati 79″.

La stessa azienda ha inoltre spiegato che provvederà alla programmazione di tempi molti più rapidi per le successive selezioni in modo da velocizzare l’entrata in servizio di coloro che risulteranno alla fine vincitori della prova.

Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’AORN Cardarelli, ha inoltre chiarito la prorpia posizione in merito: “La scarsa partecipazione ai concorsi che la Pubblica Amministrazione sta bandendo stupisce. Soprattutto in un contesto quale è quello del nostro territorio. Eravamo ormai abituati a questo fenomeno per le professionalità mediche, ma non ci aspettavamo che si verificasse anche per il personale tecnico. Credo che occorra una seria e profonda riflessione. Ripensiamo alla capacità della Sanità Pubblica di attrarre e selezionare i profili migliori, viceversa assisteremo sempre più ad una crisi profonda del nostro sistema”.

Una vicenda davvero incredibile insomma, di quelle che cosi come anticipato lasciano davvero a bocca aperta. Non si spiega come il tutto sia potuto accadere. A questo punto, cosi come ribadito dalla stessa azienda si spera di concludere al più presto ogni operazione. Il tutto, al fine di trovare nuovi profili da assumere, cosi da centrare in ogni caso il fine preposto.

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